Visto con i bambini: The LEGO Movie 2 recensione, un film che... ti resta in testa!
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Visto con i bambini: The LEGO Movie 2 recensione, un film che… ti resta in testa!

Il sequel è ancora più meraviglioso, creativo, colorato e sorprendente del primo. Ecco qui The LEGO Movie 2 recensione

Visto con i bambini: The LEGO Movie 2 recensione, un film che… ti resta in testa!

Il sequel è ancora più meraviglioso, creativo, colorato e sorprendente del primo. Ecco qui The LEGO Movie 2 recensione

Nel 2014 è arrivato al cinema un film che ha rivoluzionato il modo di fare animazione uscendo dallo standard preconfezionato – anche se di grande impatto – dei grandi Studi. Cinque anni dopo il mondo dell’animazione è cambiato e i geniali Phil Lord e Chris Miller hanno continuato a stare al passo con i tempi confezionando un sequel (anche se solo a livello di scrittura) che, pur riprendendo il discorso esattamente lì dove era stato interrotto, non è un puro proseguimento della storia ma è ancora più sorprendente, colorato, allegro e meraviglioso del primo. Qui The LEGO Movie 2 recensione, un film che… ti resta in testa!

The LEGO Movie 2 recensione

Alla fine del primo film è arrivata la grande rivelazione: le avventure di Emmet e compagni non erano altro che frutto di una diatriba tra padre e figlio, il primo geloso della propria collezione di mattoncini e il secondo desideroso di condividere con il genitore un simile tesoro di creatività e fantasia. Ora che le divergenze si sono appianate ed è caduto il tabù dell’uso dello scantinato a scopo di gioco, il giovane Finn può finalmente condividere la passione per i LEGO con il padre. Peccato però che dovrà condividere il tesoro appena conquistato anche con la sorella, ancora in età da Duplo.

La trama

The LEGO Movie – Una nuova avventura riparte proprio da qui, continuando a portare avanti la storia dividendosi tra due piani diversi, quello della fantasia e quello della realtà. Nel mondo di Emmet, Lucy, Batman e Unikitty è arrivata una nuova minaccia dopo quella di Lord Business. Alieni Duplo provenienti dall’universo sorellare sono atterrati per distruggerlo e a nulla potrà Emmet contro questo imminente e terribile pericolo. Cinque anni dopo Bricksburg  è ormai ridotta in macerie e gli abitanti della città, chiamata ora Apocalypseburg, hanno imparato a fronteggiare la costante minaccia diventando più maturi, grintosi e tenaci. Tutti tranne Emmet, che continua a pensare che la vita “è meravigliosa” e che sogna una casetta da condividere con Lucy con un patio dotato di un dondolo a due piani. La loro vita però, che dipende dalla fantasia distopica di un adolescente che vive nella realtà e dai suoi continui scontri con la sorella, non è affatto meravigliosa e Lucy vorrebbe tanto che Emmet cambiasse facendosi una scorza più dura. Quando lei e i suoi più cari amici – Unikitty, Barbacciaio e Benny – vengono rapiti dal tenente generale Sconquasso e portato al di là della porta, toccherà a Emmet salvarli imparando che quello che ci rende davvero speciali è essere solo e soltanto noi stessi.

Due film in uno

Come già il primo film, The LEGO Movie – Una nuova avventura prosegue la storia su due livelli paralleli. Il primo, semplice e lineare, è indirizzato ai bambini che riscoprono con il film che giocare in compagnia è più divertente, perché per costruire con i mattoncini non ci sono differenze di sesso ed età. Senza contare che mettendo insieme creatività e fantasia il divertimento si espande al massimo. Il secondo è più complesso ed è pensato agli adulti che, spesso troppo seriosi, dovrebbero ritrovare la loro immaginazione e quel senso di meraviglia infantile che hanno perso crescendo.

Omaggi e citazioni

La storia, scritta con intelligenza ed ironia da Phil Lord e Chris Miller, pesca quindi nell’immaginario collettivo per mostrare ai più piccoli i mille utilizzi dei vari pezzi LEGO. Sintomatico in tal senso l’utilizzo dei codici per evidenziare le mille combinazioni possibili grazie all’uso della fantasia. Ma regala ai grandi anche divertenti omaggi e riferimenti al mondo POP. Come l’incontro con la minifigure di Bruce Willis che trascorre il suo tempo nei condotti di areazione, l’approccio amichevole allo sbarco degli alieni come in Mars Attacks!, il richiamo al mondo devastato dell’ultimo Mad Max o i richiami ironici ai vari franchise Warner e DC.

(Non) è meraviglioso

Se da una parte il film vuole dunque esaltare la creatività di ciascuno, dall’altro racconta anche una storia che parla di accettazione di sé e di inclusione. Dal primo film, che era una sorta di elogio dell’essere speciale, ognuno a modo proprio, si passa con Una nuova avventura a metabolizzare i cambiamenti che inevitabilmente ci coinvolgono crescendo. Lucy vorrebbe che Emmet cambiasse, che diventasse più simile a lei, ma l’incontro con l’enigmatico personaggio di Rex Rischianto (omaggio a Chris Pratt e ai suoi film) le farà capire che le persone vanno accettate come sono. Un messaggio chiaro e forte mostrato anche attraverso il rapporto conflittuale tra fratello e sorella, ovvero tra Finn e Bianca nella dimensione del reale. Essere diversi non è detto che sia un limite, anzi. È proprio dall’unicità di ciascuno che la fantasia può trovare terreno fertile per svilupparsi.

 

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