Emma Stone: «Favorita? No, sono una sopravvissuta»
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Emma Stone: «Favorita? No, sono una sopravvissuta»

L’attrice sarà protagonista del prossimo period drama diretto da Lanthimos in cui interpreta una cortigiana dell’inghilterra nei primi del 1700. Ecco cosa ci ha raccontato del suo personaggio e di quanto sia stata dura indossare il corsetto…

Emma Stone: «Favorita? No, sono una sopravvissuta»

L’attrice sarà protagonista del prossimo period drama diretto da Lanthimos in cui interpreta una cortigiana dell’inghilterra nei primi del 1700. Ecco cosa ci ha raccontato del suo personaggio e di quanto sia stata dura indossare il corsetto…

Per chi è abituato a identificarla con il ruolo sognante di Mia in La La Land, vederla nel nuovo film di Yorgos Lanthimos, La favorita (in uscita il 24 gennaio) sarà uno shock. Il suo personaggio, Abigail, è politicamente scorretto al punto da essere quasi disturbante. Merito del talento di un grande regista, ma anche di una grande attrice che negli ultimi anni ha scalato la vetta di Hollywood.

L’abbiamo incontrata al Festival di Venezia, vestita nei suoi abiti fashionissimi da giovane neo-diva che incorniciano il suo volto ancora un po’ infantile in cui sono incastonati quelle enormi iridi verdi a cui deve gran parte del suo successo. È molto diversa dall’anno prima quando il successo del film di Damien Chazelle non l’aveva ancora investita: più cauta nelle risposte, più guardinga e attenta a non sbilanciarsi, ma a tratti anche solo per un «Oh my God!» pronunciato con la sua inconfondibile voce roca ha lasciato trapelare la sua indole irriverente.

Lanthimos ti ha regalato un personaggio pazzesco. Sei d’accordo?
«Adoro il mio personaggio, ma ho amato tutte e tre le figure femminili. Sono così complesse, divertenti e manipolative. Mi sono entrate dentro, ho capito che cosa le guida. Quando ho letto per la prima volta il copione, ho pensato che avrei potuto interpretare Abigail. Lei all’inizio è così affascinante, ma poi – mio Dio! – più vai avanti e più capisci che è molto più di questo».

Come definiresti il triangolo che si instaura tra queste tre donne?
«È contraddistinto dall’amore, dal potere, dalla manipolazione. Credo che alla base ci sia anche un vero amore, che ha motivazioni diverse e si manifesta in modi differenti. Penso sia una bella descrizione del potere della seduzione».

L’intervista completa è pubblicata su Best Movie di gennaio, in edicola dal 27 dicembre

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