Con le proiezione de La Città Incantata e La Principessa Mononoke, si è conclusa ieri la retrospettiva dedicata dal Festival di Roma allo Studio Ghibli, celebre casa di produzione di giapponese di animazione. I grandi classici del maestro Hayao Miyazaki sono stati proiettati nei giorni del Festival, e presentati in un nuovo adattamento.
La rassegna è stato un momento importante per avvicinare il pubblico italiano alle opere di un autore, Miyazaki, considerato alla stregua di Walt Disney in tutto il mondo, ma ancora semisconosciuto in Italia (suoi però sono anche i celebri Heidi, Conan il ragazzo del futuro e parte della serie di Lupin III).
Grazie al successo internazionale de La Città Incantata, finalmente anche in Italia grazie a Lucky Red, possiamo vedere al cinema i nuovi prodotti dello Studio Ghibli e recuperare i vecchi film (l’anno scorso è uscito Totoro, che è del 1988, mentre Porco Rosso, del 1992, uscirà il 12 novembre).
Alcuni dei film di Miyazaki precedenti alla distribuzione de La Città Incantata erano stati pubblicati in Italia in home video dalla Disney, con un pesante adattamento che ne stravolgeva il contenuto per renderlo più vicino alla sensibilità occidentale. Questa controversa operazione ha permesso la distribuzione ed il successo in occidente dei film dello Studio Ghibli, ma evidentemente Lucky Red ha pensato che i tempi sono maturi perché il pubblico italiano apprezzi le opere del maestro Miyazaki così come sono state concepite (nonostante anche i recenti adattamenti abbiano subito diverse critiche, per la loro “durezza” di linguaggio, troppo vicino ad una traduzione letterale).
Per questo motivo le proiezioni di ieri sono state presentate in lingua originale con un nuovo adattamento (nei sottotitoli) più fedele all’originale, persino nel titolo: La Città Incantata è diventato La Sparizione di Chihiro e Sen, La Principessa Mononoke è diventato La Principessa Spettro.
Un altro importantissimo recupero della rassegna è stato Nausicaa nella Valle del Vento, del 1984, di cui esiste una remota versione italiana scomparsa negli archivi della Disney e mai pubblicata al cinema o in dvd, perché è il film che ha dato inizio allo Studio Ghibli e ad alla sua serie incredibile di film di successo, e contiene già molte delle tematiche care a Miyazaki, che sono state poi riprese anche nei lavori successivi: la tecnologia, la natura, l’inquinamento, l’importanza dei giovani per cambiare il mondo. Peccato invece per l’assenza al Festival di Laputa – Il castello nel cielo, altro grande classico di Miyazaki, ma siamo fiduciosi che Lucky Red riproporrà presto nel suo catalogo anche quello.