Pur non essendo né un attore né un regista, Kevin Feige è uno dei nomi più in vista di questi ultimi mesi: merito della campagna promozionale prima di Iron Man 3, poi, più in generale, dell’intera Fase Due di Marvel, che hanno dato la possibilità al produttore americano di guadagnare visibilità e di farsi conoscere (e apprezzare) anche dal più tiepido fan dei fumetti della Casa delle Idee. A pochi giorni dall’attesissima uscita al cinema proprio di Iron Man 3, il film che inaugurerà il corso post-Avengers della Marvel, abbiamo intervistato in esclusiva proprio Kevin Feige, per strappargli qualche dichiarazione inedita sul film, sul futuro dell’universo supereroistico più redditizio del mondo. Ecco il risultato della nostra chiacchierata.
Best Movie: In che modo Iron Man 3 inaugurerà la seconda fase? Dobbiamo aspettarci un drastico cambio di rotta?
Kevin Feige: «La differenza più importante tra la prima e la seconda fase è l’esistenza dei Vendicatori. Dopo aver presentato nuovi supereroi che convivono nello stesso universo, ora andremo più a fondo di ciascun personaggio. In Iron Man 3 abbiamo voluto riportare Tony Stark in un’avventura tutta sua, per ricordare al pubblico che i nostri supereroi sono tanto interessanti da soli, quanto insieme nel team dei Vendicatori».
BM: I guardiani della galassia è uno dei progetti futuri più strani di casa Marvel. Cosa vi ha spinto a realizzare questo film?
KF: «Era da tempo che volevamo portare al cinema un’avventura interamente ambientata nello spazio. Ci è piaciuta fin da subito l’idea di realizzare un film basato su un fumetto sconosciuto dalla maggior parte della gente e di presentare diversi supereroi in un solo film. Anche se è ambientato da un’altra parte dell’universo, un umano sarà nei panni del supereroe Peter Quill, interpretato da Chris Pratt. Ci saranno un sacco di personaggi: da una sexy guerriera a un albero animato, fino a un procione con la pistola. È un franchise unico e siamo felici che sia così diverso da ciò che abbiamo fatto fino a questo momento».
BM: Come descriveresti il mood di Iron Man 3?
KF: «Il film sarà divertente quanto i capitoli precedenti, ma questa volta non ci andremo tanto per il sottile con il nostro eroe e gli strapperemo l’armatura di dosso. Per il pubblico non è facile immedesimarsi in Tony Stark, perché è ricco, spiritoso, intelligente, affascinante, guida macchine di lusso e vola in un’armatura high-tech. Per questo abbiamo voluto trascinarlo in una situazione estrema simile a quella del primo Iron Man, dove l’unico mezzo che ha per risollevarsi è quello di rimettersi in gioco da zero. In Iron Man 3 vedremo Stark senza le sue preziose armature, con una sola corazza mezza distrutta e che funziona a malapena. Ma non dimenticheremo mai il marchio di fabbrica dei cinecomic Marvel: lo humour avrà sempre un ruolo chiave nei nostri film».
BM: Da dov’è nata l’idea di trasformare War Machine in Iron Patriot?
KF: «Dopo gli eventi di The Avengers, il governo degli Stati Uniti si è sentito in imbarazzo per non essere stato all’altezza dell’intervento dei Vendicatori durante l’invasione aliena di New York. In Iron Man 3 scopriamo che il presidente degli Stati Uniti ha voluto dare vita a un supereroe che potesse rappresentare il paese. Così hanno preso l’armatura di War Machine e l’hanno ridipinta, dando vita ad Iron Patriot».
BM: Per la Fase 3 si sono fatti i nomi di supereroi come Ant-Man e Dr. Strange. Rivedremo anche qualche vecchia gloria o solo facce nuove?
KF: «Attualmente la Fase 3 è ancora in via di sviluppo. Il 99,9 % del nostro tempo viene utilizzato per la Fase 2 e la lavorazione di The Avengers 2 e I guardiani della galassia ci tiene molto occupati. Sicuramente non lasceremo da parte le vecchie glorie e rivedremo anche volti familiari come Iron Man, Thor e Capitan America».
BM: Quale supereroe ti piacerebbe vedere sul grande schermo?
KF: «Il Dr. Strange! Amo quell’aura di mistero che avvolge questo supereroe e il mondo magico che lo circonda. Non abbiamo mai affrontato niente di simile e c’è un sacco di materiale che potremmo sfruttare. Mi piacerebbe molto anche vedere nuovi supereroi tra le file degli Avengers. Vedremo!».