James Wan: «Ho girato Aquaman senz’acqua e farei una serie su Dylan Dog»
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James Wan: «Ho girato Aquaman senz’acqua e farei una serie su Dylan Dog»

Il regista di Saw, Fast & Furious 7 e ora dell’ultimo cinecomic DC racconta il segreto delle riprese del film. Ma anche la sua passione per l’horror italiano e per… l’Indagatore dell’Incubo

James Wan: «Ho girato Aquaman senz’acqua e farei una serie su Dylan Dog»

Il regista di Saw, Fast & Furious 7 e ora dell’ultimo cinecomic DC racconta il segreto delle riprese del film. Ma anche la sua passione per l’horror italiano e per… l’Indagatore dell’Incubo

«Sono cresciuto con il cinema italiano, amo l’horror, quindi ovviamente adoro Mario Bava e Dario Argento. Quando sono venuto in vacanza nel vostro Paese ho anche vistato il negozio di Profondo rosso a Roma. Un’emozione unica». A parlare è James Wan, il regista australiano che incontriamo un una camera del London Hotel di Los Angeles. Piccolo, sorridente e sempre pronto alla battuta, quando parla dimostra ampiamente la soddisfazione per la piega che ha preso la sua carriera.

In queste condizioni è dura associare la sua immagine a viaggi nel buio spaventosi, come Saw – L’Enigmista (2004), Insidious (2010), L’Evocazione – The Conjuring (2013) o il più recente The Nun, di cui ha scritto la sceneggiatura. Sulla tacca della sua cintura da regista però, mancava un film di supereroi, nonostante con il settimo Fast & Furious ci fosse andato vicino. Detto, fatto. 

Cosa ti ha convinto a fare un film del genere?
«La mia passione per i fumetti. Sono cresciuto con loro e ho sempre sognato un film di questo tipo ma non volevo un supereroe qualsiasi, ce ne sono già tantissimi in circolazione, così ho scelto Aquaman. Avevo l’impressione che fosse quello meno conosciuto».

Che tipo di supereroe è?
«Sicuramente diverso da tutti quelli che hai visto finora. Per certi aspetti, il mio non sembra nemmeno un film di supereroi».

In che senso?
«Ho cercato di catturare lo spirito di avventura ed eccitazione che contraddistingue saghe come Star Wars, Il Signore degli Anelli o i vecchi film di Steven Spielberg, quelli con cui sono cresciuto negli anni Ottanta. Voglio che la gente si affezioni al mio Aquaman».

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