Non è un segreto che girare Lo squalo sia stata una faticaccia per Steven Spielberg e tutta la sua troupe. I problemi nella gestione del killer acquatico di gomma hanno rappresentato solo una delle grane del film, la cui produzione sembrava non smettere mai di essere prolungata, così come il budget non cessava di crescere oltre i piani prestabiliti. Il risultato? Uno dei film più celebri e citati di sempre, segno che la fatica spesso ripaga. E lascia cicatrici, anche.
Parlando recentemente con Entertainment Weekly, Spielberg ha definito il periodo dietro la macchina da presa di Lo squalo con un aggettivo che non lascia spazio a dubbi: «Traumatico. Ci sono voluti un paio d’anni prima che mi riprendessi dallo stress. Sedevo in quella barca da solo, per ore, a lavorare su me stesso, con le mani che mi tremavano».
Il regista, però, non può che ammettere quanto Lo squalo sia stato decisivo per la sua carriera: «È stata un’esperienza che mi ha reso completamente libero, dandomi il credito necessario per raccontare le mie storie, quelle che mi appassionavano davvero».
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Fonte: EW
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