Il Presidente degli Stati Uniti (Jonathan Price) in realtà non è il Presidente degli Stati Uniti: è il temibile Zartan, i cui volto, voce e corporatura sono cammuffati da fantomatiche nanotecnologie. In questa veste Zartan accusa i G.I.Joe di tradimento e ordina un attacco aereo a sorpresa per farli tutti fuori. Poi manda Storm Shadow in una prigione sotterranea e libera il suo capo, Cobra Commander, bloccato in una cella d’acqua in uno stati di semi-coscienza. Il suo piano è, strano a dirsi, conquistare il mondo e per farlo ha intenzione di usare dei “suppostoni” di platino sparati nella crosta terrestre da alcuni satelliti che orbitano attorno al pianeta. Roadblock (Dwayne Johnson), però, è sopravvissuto ai missili del finto presidente, e ora – assieme a Storm Shadow – si appresta a guida la riscossa.
G.I.Joe si conferma come un franchise “ibrido”, a metà strada tra l’action bellico vecchio stile (I mercenari, per capirsi) e il cinecomic (o cine-giocattolo) di ultima generazione, tarato sul tono leggero e la violenza farlocca dei film Marvel o degli ultimi 007 di Brosnan. Ci sono sequenze formidabili, ardue perfino da immaginare, come il combattimento tra le pareti delle montagne, gli ovvi scontri corpo a corpo tra giganti (The Rock e Ray Stevenson), e un numero imprecisato di esplosioni, il tutto accartocciato attorno al più scontato – quasi auto-parodico – piano di distruzione e dominio globale. La ciliegina sulla torta, per chi gradisce, è la solita ventata di nostalgia, l’ennesimo passaggio di consegne tra eroi muscolari, incarnato da Bruce Willis (generale in pensione, fondatore e ispirazione della squadra dei G.I.Joe), una volta di più in modalità Die Hard/I mercenari/Red: le battute più divertenti del film sono ancora le sue.
Menzione al 3D: l’effetto luna park è garantito. Gli oggetti “escono dallo schermo”, e voltare lo sguardo, almeno ogni tanto, è inevitabile.
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Mi piace
La sequenza d’azione in alta montagna, in bilico tra i crepacci. Impressionante. E gran bel 3D.
Non mi piace
Armi nucleari, distruzione del mondo. Ancora?
Consigliato a chi
Ama i cinecomic leggeri, stile Marvel, anche se con molta meno carne al fuoco
Voto: 3/5
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