Piovono polpette 2: la recensione di Silvia Urban
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Piovono polpette 2: la recensione di Silvia Urban

Piovono polpette 2: la recensione di Silvia Urban

Da sempre il Natale, oltre a essere associato a miriadi di regali da scartare sotto l’albero, è sinonimo di grandi abbuffate. E se non bastano quelle reali a soddisfarvi, ci pensa il grande schermo a farvi venire l’acquolina in bocca. Nello specifico Flint Lockwood, l’aspirante scienziato che nel primo Piovono polpette aveva ideato e poi distrutto la sua più grande invenzione: il Replicatore di Cibo Super Mutante Diatonico Dinamico, più “semplicemente” detto R.C.S.M.D.D.F.L.

La seconda avventura cinematografica di Flint riparte da qui, da appena 60 secondi dopo la fine del primo capitolo. E per chi se lo fosse perso o avesse bisogno di un breve ripasso, ci pensa lui stesso a ripercorrere la sua storia e aggiornare gli spettatori su quanto successo. Ormai riconosciuto a livello mondiale come un grande talento, Lockwood viene invitato personalmente dal più grande genio che esista sulla faccia della Terra (nonché suo idolo fin dall’infanzia), Chester V, a entrare a far parte della Live Corp, la compagnia da lui fondata che si è presa in carico la rimozione da Swallow Marinata di tutti i cibi che l’hanno sommersa. Ben presto si scopre, però, che i piani di Chester V sono ben diversi e che il R.C.S.M.D.D.F.L. non ha mai smesso di funzionare; anzi, ha continuato a generare Animacibi, ibridi metà animali e metà cibi. Quando la verità viene a galla, Flint parte insieme agli amici storici (papà Tim, la fidanzata Sam, la scimmia Steve, il poliziotto Earl, l’esperto culinario Brent e l’ex cameraman Manny) per salvare la sua isola.

Non serve aggiungere altro, perché Piovono polpette 2 presenta più di un colpo di scena, che è giusto godersi davanti allo schermo. Così come gli scenari spettacolari che riserva e su cui registi e disegnatori hanno scatenato la loro creatività, strizzando l’occhio a Jurassic Park. La sorpresa di Flint quando per la prima volta si trova davanti gli Animacibi è anche quella dei (piccoli) spettatori, che resteranno certamente affascinati da tacodrilli, orangamberi, ippopatatami e aracnoburger.

Il film di Cody Cameron e Kris Pearn (che sostituiscono in cabina di regia Chris Miller e Phil Lord) è un prodotto ancora una volta pensato e ideato proprio per i bambini; con una grafica accattivante e coloratissima in grado di catturarli, personaggi d’appeal e molto divertenti e un dinamismo – nei dialoghi così come nei gesti dei protagonisti – capace di non annoiarli mai. Anzi, forse i bimbi in età pre-scolare troveranno qualche difficoltà a comprendere tutto, per via della velocità con cui le cose si sviluppano o vengono dette.

Il che non toglie comunque nulla a una pellicola dove l’attenzione ai dettagli (la perfezione con cui sono stati disegnati gli Animacibi e il loro habitat) si sposa con un’attenta caratterizzazione dei personaggi. Sebbene l’obiettivo si concentri soprattutto su Flint, anche i comprimari trovano una loro precisa gestualità (leggi: comicità slapstick) e una loro “vocalità” (vedi il marcato accento torinese con cui parla Chester V).

Si ride parecchio (attenzione soprattutto alla scena in cui vengono mostrate in sequenza tutte le invenzioni di Flint!), ma a Swallow Marinata si impara anche a distinguere il Bene dal Male, i veri amici dai bugiardi e a fare i conti con le prime delusioni. Specie quando queste derivano da persone su cui avevamo riversato la nostra fiducia e ammirazione.

Manca invece quasi completamente una visione critica rispetto al tema dell’alimentazione; se Piovono polpette si proponeva quale satira alla diseducazione alimentare imperante negli States, qui tutti i cibi, anche quelli apparentemente più pericolosi, si rivelano buoni. La parodia trova spazio quando nel mirino finisce l’elemento tecnologico, con una forte presa in giro – specie all’inizio del film – della società hi-tech in cui ormai viviamo e dove Flint va a lavorare prima di fare ritorno a Swallow Marinata. (Falsi) Guru compresi, come quel Chester V che pare un sosia del compianto Steve Jobs; solo molto più pazzo e showman.

Leggi la trama e guarda il trailer del film

Mi piace
L’umorismo e la grafica accattivante.

Non mi piace
Rispetto al primo film si perde l’efficace satira rispetto alla diseducazione alimentare. I bambini in età pre-scolare potrebbero avere qualche difficoltà di comprensione per via della velocità dei dialoghi.

Consigliato a chi
Ai genitori che durante le feste cercano un bel prodotto da condividere con i propri figli al cinema. A chi ha apprezzato l’umorismo e l’animazione di Piovono polpette.

Voto
3/5

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