Bridgerton, l’acclamato romance drama in costume distribuito da Netflix, è finito al centro di una curiosa controversia.
Il colosso dello streaming ha citato in giudizio i responsabili dietro la produzione di un adattamento della serie nella forma di un musical teatrale, un progetto non ufficiale nella cui realizzazione non è stato coinvolto nessuno dei soggetti che ne detengono i diritti.
Abigail Barlow e Emily Bear, le due cantautrici dietro il progetto, avevano iniziato a sviluppare il musical tramite i loro canali social, costruendo lo show intorno a canzoni originali che mettono in musica dialoghi ed espressioni tratti dai personaggi di Bridgerton. Netflix sostiene di aver già espresso “ripetute obiezioni” verso il duo, il quale pianificava attivamente di preparare uno spettacolo dal vivo del progetto intitolato The Unofficial Bridgerton Musical Album Live in Concert presso il Kennedy Center di Washington.
Secondo la piattaforma streaming la produzione avrebbe ingannato il pubblico facendo intendere di aver ricevuto una non meglio specificata autorizzazione alla realizzazione dello spettacolo, aggiungendo inoltre che sarebbe già stata pianificata – anch’essa senza permessi di sorta – una linea di merchandise legata al tour del suddetto musical. I rappresentanti di Barlow & Bear non hanno voluto rilasciare dichiarazioni, cosa che ha invece voluto fare Netflix con un comunicato senza mezzi termini:
«Netflix supporta i contenuti generati dai fan, ma Barlow & Bear è andata molto oltre, cercando di creare più flussi di entrate per sé stessi senza il permesso formale di utilizzare l’IP di Bridgerton. Abbiamo lavorato sodo con Barlow & Bear, che si sono rifiutati di collaborare. I creatori, il cast, gli scrittori e la troupe hanno riversato il loro cuore e la loro anima in Bridgerton e noi stiamo agendo per proteggere i loro diritti».
Parole a cui fanno eco quelle non meno risolute di Shonda Rhimes, produttrice della serie:
«C’è così tanta gioia nel vedere il pubblico innamorarsi sempre di più di Bridgerton, e guardare i modi creativi con cui esprimono il loro entusiasmo. Quello che era iniziato come una divertente festa di Barlow & Bear sui social media si è trasformato nella sfacciata appropriazione di una proprietà intellettuale esclusivamente per il beneficio finanziario di Barlow & Bear. Questa proprietà è stata creata da Julia Quinn e ha preso vita sullo schermo attraverso il duro lavoro di innumerevoli persone. Proprio come Barlow & Bear non permetterebbe ad altri di appropriarsi del proprio IP a scopo di lucro, Netflix non può stare a guardare e permettere a Barlow & Bear di fare lo stesso con Bridgerton».
Vi ricordiamo intanto che sono iniziate le riprese della terza stagione della serie.
Cosa ne pensate di questa spinosa controversia? Fatecelo sapere nei commenti!
Fonte: Variety
© RIPRODUZIONE RISERVATA