Daredevil è l’unica serie tra quelle nate dall’accordo Marvel/Netflix che ancora riesce a trovare consensi di critica e pubblico.

Lo show è stato il primo a presentare il mondo narrativo di supereroi ambientato a Hell’s Kitchen, seguito poi da Jessica Jones, Luke Cage, Iron First e The Punisher. Di queste quattro solo quest’ultima ha avuto buoni consensi di critica, ma comunque non all’altezza di Daredevil.

Nella terza stagione la serie su Matt Murdock tenta di esplorare nuove frontiere, sia dal punto di vista tecnico (c’è un piano sequenza ancora più lungo e articolato di quelli delle due precedenti stagioni) sia da quello tematico, in cui molti personaggi subiscono importanti trasformazioni.

Tra le tante sperimentazioni sotto questo aspetto c’è quella che nella terza stagione viene fatta sul personaggio di Kare Page, la quale ha una svolta dark davvero significativa. 
A questo proposito lo showrunner della serie Erik Oleson si è espresso con queste parole: “Amo gli episodi di rottura che scavano in profondità dentro i personaggi e presentano al pubblico qualcosa di sorprendente e divertente.”

Oleson parla anche della sua idea di personaggi e di come anche quelli che partono secondari come Karen Page dovrebbero avere la possibilità di vivere la propria storyline da protagonisti. A questo proposito, l’attenzione e il tempo che la terza stagione di Daredevil dedica al personaggio va esattamente in questa direzione.

Fonte: Collider