Da quasi un mese i fan di Game of Thrones sono tornati a Westeros: lo spin-off House of the Dragon, già rinnovato per una seconda stagione, sta riscuotendo successo e riaccendendo la febbre per lo show di cappa, sesso e spada ispirata ai libri di George R.R. Martin. Nonostante siano ambientate a centinaia di anni tra loro, alcuni dettagli collegano le due storie – mentre altri sembrano creare qualche grattacapo.

ATTENZIONE: contiene spoiler sulla quarta puntata di House of the Dragon

Nello specifico, dopo la quarta puntata di House of the Dragon torna a riaffacciarsi il noto “problema” delle profezie già emerso in Game of Thrones. Secondo molti fan, infatti, molte delle cose che sono state seminate nel corso degli anni non sono state poi risolte in maniera coerente: una giravolta simile, forse, a quanto appena visto nello spin-off.

Il riferimento è alla storia del Catspaw Dagger, il pugnale d’acciaio valyriano centrale nelle vicende del Trono di Spade. Nella serie principale compare subito all’inizio, usato da un assassino mandato (non è mai stato chiarito bene da chi) per uccidere Bran. Quella stessa daga ricompare nella settima stagione, donata da Ditocorto proprio allo Stark ora diventato il Corvo a Tre Occhi. Lui stesso la dona poi a Arya, che la usa nell’ottava stagione per uccidere il Night King degli Estranei.

Fin qui, nessun problema. Le cose si sono complicate quando la stessa daga è comparsa nel primo episodio di House of the Dragon e soprattutto ora che, nel quarto, viene rivelata una profezia che riguarda proprio quel pugnale. È stata infatti svelata la storia del Catspaw Dagger: apparteneva ad Aegon il Conquistatore, il Re Targaryen giunto a Westeros da Valyria. Prima ancora, era di proprietà di Aenar Targaryen, trasferitosi a Roccia del Drago assieme alla figlia Daenys, colei che ha predetto la caduta del regno di Valyria.

In maniera simile, Aegon ha profetizzato l’arrivo della Lunga Notte – dettaglio raccontato nel primo episodio. Nell’ultima puntata è stato aggiunto che secondo la stessa profezia quando quel momento sarebbe arrivato un Targaryen abbastanza forte da riunire i Sette Regni avrebbe dovuto sedere sul Trono di Spade. Sulla daga, è stato poi inciso in Alto Valyriano: “Dal mio sangue viene il Principe che Fu Promesso e sua sarà la cronaca del ghiaccio e del fuoco“. Proprio le parole sentite dire da Rhaegar Targaryen dalla sorella Daenerys mentre si trova nella Casa degli Eterni, nei libri.

Mescolando il tutto con quanto rivelato anche in Game of Thrones, ovvero che sarebbe spettato a Jon Snow uccidere il Night King, la profezia sembra ancora una volta smentita. La Catspaw Dagger non passa mai per le mani di Jon Snow – un dettaglio questo cambiato nella serie tv perché, così hanno detto gli showrunner, non si voleva che fosse sempre e solo il figlio segreto di Rhaegar e Lysa Stark a “salvare la giornata”. Ultimo dettaglio: sulla daga vista nella serie principale non c’è nessuna iscrizione in Valyriano.

Naturalmente, le profezie vanno sempre prese con le pinze: in molti casi si tratta di parole auto-avveranti, in altri vanno intese con un significato ben più metaforico che letterale. Ma per ora, in attesa degli ultimi due libri di George R.R. Martin e di una controprova cartacea, House of the Dragon ha svelato una profezia già smentita dalla serie principale – dove Jon Snow può sì avere unito i Regni contro gli Estranei, ma non ha ucciso il Night King e neppure si è seduto sul Trono di Spade.

Cosa ne pensate? Questo dettaglio ha creato qualche grattacapo anche a voi? Fatecelo sapere nei commenti.

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Foto: MovieStills