Il caso che ha portato al licenziamento di Kevin Spacey dalla produzione di House of Cards si arricchisce di un nuovo capitolo. È notizia di poche ore fa di come il noto attore sia stato condannato da un giudice a risarcire la MRC, casa di produzione della nota serie, con una cifra record di quasi 31 milioni di dollari in seguito alle accuse di molestie sessuali perpetrate sul set dello show.
Secondo la MRC i comportamenti dell’attore avrebbero costretto la produzione a rimuoverlo nel corso della sesta stagione portando alla cancellazione di ben cinque episodi. Pronunciandosi in seguito a favore della casa di produzione, il giudice arbitro è in seguito giunto alla conclusione che il comportamento di Spacey ha rappresentato a tutti gli effetti una violazione materiale dei suoi accordi con la stessa.
All’inizio di quest’anno, il team legale a difesa dell’attore aveva tentato di smontare le accuse ribadendo come il suo comportamento – rivolto a cinque membri dello staff di produzione – non fosse mai andato oltre la sfera di quelle che vengono definite come semplici “allusioni sessuali” e “giochi innocenti“, e che quindi non avrebbe mai violato la politica anti-molestie di MRC.
Spacey è stato accusato per la prima volta di molestie nel 2017 quando l’attore Anthony Rapp ha affermato in un’intervista per Buzzfeed di aver ricevuto avances dal collega più anziano nel 1986, quando aveva solo 14 anni. La produzione di House of Cards fu sospesa due giorni dopo che le parole di Rapp furono rese pubbliche. Nei giorni immediatamente seguenti fu poi la CNN a pubblicare un servizio che accusava apertamente Spacey di aver creato un ambiente tossico sul set propinando commenti inopportuni e tentando contatti non consensuali con i membri di sesso maschile più giovani dello staff.
Secondo gli avvocati di Spacey, i fatti avvenuti sul set di House of Cards sarebbero emersi solo in seguito ad un’indagine interna, e non sarebbero quindi stati compresi nel reportage della CNN. I legali sostengono inoltre che la decisione di rivedere la produzione degli episodi della serie da parte di MRC sia stata imposta direttamente dal CEO di Netflix Ted Sarandos, e che pertanto i danni economici subiti dalla MCR non possono essere ascrivibili alle azioni di Kevin Spacey verificatisi in un secondo momento. Al momento la casa di produzione non ha rilasciato alcun commento a riguardo.
Kevin Spacey intanto è in procinto di apparire nel ruolo di protagonista nel film Peter Five Eight, nel quale reciterà a fianco di Rebecca De Mornay e Jet Jandreau. In un’intervista rilasciata a Variety i produttori del film hanno commentato quelle che a loro modo di vedere sono accuse ad orologeria verso l’attore:
«È un peccato che l’aumento della stampa negativa sia arrivato con perfetto tempismo in coincidenza col ritorno al lavoro di Kevin, ma c’era da aspettarselo. C’è chi desidera che lui non torni più a recitare, ma sono in inferiorità numerica rispetto ai fan di tutto il mondo che attendono il ritorno sul grande schermo di un artista che hanno ammirato per decenni. La produzione non ha alcuna conoscenza né ha alcun commento da fare su queste accuse vorticose, e credo determinarne la validità sia una questione che spetta ai tribunali. Peter Five Eight è un film per i fan che tengono più all’arte che allo scandalo».
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Foto: MoviestilssDB
Fonte: Variety
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