Torna l’appuntamento settimanale di Best Movie con le serie tv più in voga del momento: ogni nuovo episodio di House of The Dragon, disponibile in esclusiva su Now e Sky, sarà accompagnato da un commento e voti semi-seri con il meglio e il peggio di puntata. Da QUESTO LINK potete recuperare tutti gli articoli della rubrica su Il Trono di Spade.
ATTENZIONE: contiene spoiler su House of the Dragon 1×9
Come previsto, la morte di Re Viserys ha spalancato le porte al vero dramma politico e familiare che stava covando nella Fortezza Rossa. Senza il suo pacificatore, i Verdi e i Neri ora sono pronti a farsi guerra per sedersi sul Trono del Tetano. Voto generale alla punta: 8 e mezzo, perché la tensione si tagliava a fette e l’ansia tracimava dalle brocche.
Il Re è morto. Prima di esalare l’ultimo respiro, tra spasmi di dolore e ottenebrante follia, bisbiglia alla moglie Alicent un misterioso messaggio: «Expecto Patronum…». «Aegon sul trono? Ma certo caro!», «Ma veramente io…» e muore. Il Concilio Verde che dà il nome all’episodio non perde tempo: hanno praticamente già stampato la faccia da schiaffi di Aegon sulle monete, quando giustamente il saggio anziano del gruppo alza la manina per dire: «Ma veramente lui…» e muore, pacatamente invitato da Ser Criston Cole a sedersi. Seriamente: cosa deve fare quest’uomo, al secondo omicidio di corte, per farsi licenziare? Voto 11 a Lord Beesbury, non l’eroe che Approdo del Re meritava ma quello di cui aveva bisogno.
Seguono 50 minuti da fiato sospeso in cui la casa Targaryen-Hightower cerca di spodestare l’Erede designata al trono, Rhaenyra. Piccolo dettaglio: il supposto Re non si trova. Parte quindi una caccia al tesoro con vari partecipanti tutti altamente motivati: Ser Criston Cole si traveste da guelfo e assieme ad Aemond in versione Clark Kent – «Mi metto il cappuccio, tanto ‘sta pieno Westeros di gente con il mento a punta e un occhio solo, no?» – cercano di trovare Aegon e di portarlo in tempo dalla madre Alicent per impedire che il nonno lo convinca a sterminare il resto della famiglia («L’ha detto Viserys eh, fosse per me guarda…»), ma devono battere sul tempo la squadra di Otto Hightower composta dalla coppia di cosplayer Morbius & Morbius. Manca solo Dora l’Esploratrice: «Mi aiuti a trovare il mio amico?». Voto 7 al momento Dov’è Aegon?.
Succede però una cosa curiosa: mentre si dannano per trovare questo benedetto figliolo che tutto vuole tranne che diventare Re, a tutti viene lo stesso dubbio della immortale Sora Lela (segretamente una Tyrell): «Ma nun staremo a fa ‘na ca**ata?». Partono quindi delle primarie lampo per il Trono di Spade: tutti voglio diventare Re, ma dai primi exit pool Aemond andrà al ballottaggio con la Larva Bianca. A palazzo, intanto, persino Alicent è stata beccata con un pizzino sospetto con scritto:
Papà Otto Hightower
Un comportamento
- supponente
- prepotente
- arrogante
- offensivo
Nessuna disponibilità ai cambiamenti, è uno con cui non si può andare d’accordo.
Uno strappo in seno all’alleanza maggioritaria che rischia di complicare la formazione del nuovo esecutivo. Voto 3 al teatrino della politica in questo momento di difficoltà per il Paese.
Aspettando che venga ritrovato W̶a̶l̶l̶y̶ Aegon, ecco una carrellata sui personaggi del Circo Togni che si è accampato nella Fortezza. Oltre alla figlia Helaena, che ogni volta che parla conferma di aver ingoiato una Settimana Enigmistica da piccola, ritroviamo il Lord Confessore Larys Strong. Una scena bellissima, dai risvolti politici e psicologici intricatissimi e che fa capire come persino la Regina sia costretta a cedere ai ricatti della sua rete, per governare. E che cameo inaspettato quello di Peppe Fetish! Poi dicono che l’Italia non sa esportare i suoi talenti… Voto 8 alla scoperta che Alicent è vrenzola.
Ad ogni modo, tutto è bene quel che finisce bene: Aegon viene ritrovato, Ser Criston Cole diventa Comandante della Guardia Imperiale (ma che contratto collettivo ha? Di che sindacato fa parte?!) e tutto è pronto per l’incoronazione del nuovo Re. Una folla oceanica si raduna, esulta, acclama, giustizia è fatta, i Verdi sul Trono, evviva i Targaryen, evviva la monarchia assoluta di stampo patriarcale, evviva il-TOC TOC. «Chi è?». La Regina che Non Fu, che entra nel tempio passando per il tombino e porta con sé il suo drago – ignorando peraltro in maniera palese il cartello sul divieto di ingresso agli animali. Scena maestosa, epica assoluta. Potrebbe risolverla con un tre sillabe ma preferisce andarsene: «HBO ha ordinato altre 4 stagioni» fa sapere mentre vola via. Voto 8 all’incoronazione, tutto è bene quello che finisce Baelor.
Manca solo un episodio: è il momento di vedere come i Neri reagiranno al trono usurpato, ma non è così scontato che dalle fila amiche non spunti fuori qualche franco tiratore. Come il fratello, che si vede che freme per giocare ad una perversa versione Cluedo. È stato Aemond, in libreria, col drago più grande del mondo.
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Foto HBO
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