A grande richiesta, torna l’appuntamento settimanale di Best Movie con le serie tv più in voga del momento: ogni nuovo episodio di House of The Dragon sarà accompagnato da un commento e voti semi-seri con il meglio e il peggio di puntata. Da QUESTO LINK potete recuperare tutti gli articoli della rubrica su Il Trono di Spade.
Come passa il tempo quando ci si diverte: dopo cinque puntate, House of the Dragon (disponibile in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW) è arrivata al suo giro di boa e si lancia in avanti, un time skip di 10 anni che porta in dote alcuni nuovi personaggi e dinamiche maturate rispetto agli anni di gioventù di Rhaenyra Targaryen.
ATTENZIONE: contiene spoiler su House of the Dragon 1×6
Il voto generale alla puntata è un bel 7 pieno e convinto: lo spin-off del Trono di Spade si conferma serie solida, centrata su racconto e personaggi, pur senza aver mostrato finora quegli enormi stravolgimenti che avevano rappresentato croce e delizia delle ultime stagioni dello show principale, ma con prove di spessore e intrighi a non finire.
Pronti via, la puntata si apre con un’altra intensa scena di parto. È il terzo figlio per Rhaenyra: neanche il tempo di un vagito e viene convocato dalla Regina, ed è la stessa Principessa a volerlo portare. Un lungo piano sequenza in cui si percepisce tutto il dolore e lo stravolgimento fisico dietro al miracolo della vita: ad ogni passo claudicante, Alicent perde un punto nelle percentuali di gradimento. «Dovresti stare a riposo» dice, scatenando un “MA VA!” collettivo dalla Barriera a Dorne. Voto 10 alle mamme, 2 al sistema sanitario privato di Westeros.
L’inno alla maternità è struggente, ma siccome siamo ancora in tempi di patriarcato la domanda che tutti si fanno è una: chi è il padre del piccolo Joffrey (scarica di brividi immediata lungo la schiena per il nome)? Il marito Laenor Velaryon? L’ex amante Ser Criston? Lo zio Daemon? Tra i tre litiganti, Rhaenyra si è assicurata di prendere quello col patrimonio genetico più forte dei Sette Regni e più distante possibile dai Targaryen: Harwin Strong, Comandante della Guardia Imperiale e padre-segreto-di-cui-tutti-sanno dei tre figli della principessa. C’è come un senso di déjà-vu… Voto 5 al ritorno del filone “ma allora non è suo figlio!”.
Non c’è neppure molto mistero da creare, perché è evidente che Jacaerys, Lucerys e Joffrey Velaryon col presunto padre Laenor hanno le stesse cose in comune di un drago ed un maiale. È chiaro a tutti, tranne che al Viserys di Paddy Considine, che ha iniziato la stagione da Re e la finirà da Gollum. Troppo preso a giocare coi modellini, deve aver perso un paio di lezioni a scuola e non sa che biondo più biondo, nell’universo di George R.R. Martin, non può fare nero. E sì che era un test più facile rispetto a quello di Eddard Stark. Voto 7 all’incrollabile fiducia da padre, ma 3 in biologia.
La nuova puntata di House of the Dragon ci ha regalato anche il vero erede di Joeffrey Baratheon, il detentore del titolo di più odiato dei Sette Regni. È Aegon Targaryen, il figlio maggiore di Alicent e tecnicamente erede al Trono di Spade senza la svolta progressista voluta da S̶m̶e̶a̶g̶o̶l̶ Re Viserys. Basta un’occhiata per detestarlo, lui non fa nulla per smentire la sensazione e anzi si fa beccare dalla madre e da tutta la Capitale a masturbarsi in piedi sulla finestra del palazzo. Un secondo dopo, viene preso quasi a pizze in faccia dalla Regina perché deve capire che la zia lo ucciderà. Educazione Valyriana. Voto 4 al nuovo Mister Simpatia.
In tema di depravazioni, l’episodio ci mette un po’ a svelare che fine ha fatto lo zio Daemon di Matt Smith. Dopo aver regalato il momento più alto della serie finora (voto 9 alle Nozze Verdi), lo ritroviamo al di là del Mare Stretto in versione medio-borghese. Lavoro, famiglia, un giro sui draghi nel weekend e di domenica pare sia stato visto all’Ikea a comprare un tavolo in tek. Le sue mire sul Trono di Spade sembrano finite e mentre è lì lì per dire «Sarebbe da accannà tutto e aprisse ‘n castello a Pentos», la moglie decide di uccidersi facendosi bruciare dal suo maestoso drago. Voto 0 come le apparenti gioie nella sua vita.
C’è tanta altra carne al fuoco – per lo più di capra: ufficialmente l’animale più bistrattato del cinema, da Jurassic Park a oggi – e un clima di generale serenità nel Concilio Ristretto che fa tanto Idi di Marzo: le sorti del Trono di Spade non sono mai state così in bilico e la soap-opera Casa Targaryen sta entrando nel vivo. Di questo passo, cresceranno anche le quotazioni del maiale-drago come nuovo Re dei Sette Regni.
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Foto: MovieStills
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