Dopo l’ottava puntata di House of the Dragon è scoppiata di nuovo la febbre che aveva scaldato gli animi di milioni di spettatori: l’episodio The Lord of the Tides (QUI i nostri voti semi-seri alla puntata) è acclamato come un nuovo gioiello della serialità televisiva e il suo interprete Paddy Considine lodato per la grandiosa prova che ha offerto.
Proprio il volto (distrutto) di Re Viserys, durante un’intervista con il New York Times, ha approfondito alcuni aspetti del suo personaggio. Tra i punti trattati, anche quello della sua malattia: è avanzata lentamente nel corso della stagione, prima un dito annerito, poi macchie sempre più grosse sul corpo, infine il dolore atroce dell’ultimo episodio nel quale è apparso senza più mezza faccia e vicinissimo alla morte.
La malattia di per sé è una sorta di lebbra, peggiorata ad ogni salto temporale. Ma come è iniziata? Paddy Considine ha una sua precisa idea che commuoverà i fan del personaggio e dello spin-off del Trono di Spade. Nell’intervista ha detto:
«Un minuto dopo il funerale della moglie, penso che Viserys abbia iniziato a morire. È una morte lenta. In nessuna parte della storia chiede ai maestri di essere curato, di impedire a questa cosa di mangiarlo vivo. Penso che la accetti come parte della colpa per la decisione che ha preso di far passare la moglie attraverso una procedura terribile, orribile. È come per quelle persone che si arrendono ad una malattia. Quando gli propongono possibili cure, non se ne interessa. Lascia che lo consumi. Si arrende. Io l’ho vista così, ad ogni modo».
Tecnicamente, è probabile che la malattia sia stata causata dal taglio che si procura col Trono di Spade nel primo episodio della serie, ma la lettura di Considine è meno scientifica e più emotiva, psicologica, fondamentale per lo sviluppo del personaggio. La malattia non è solo fisica, ma spirituale, simboleggia infatti il peso di essere Re, di aver preso la decisione di salvare il figlio a scapito della moglie – perdendo comunque entrambi.
Un punto di vista, questo, che sembra confermato anche dalle ultime parole pronunciate sul letto di morte nell’episodio 8 di House of the Dragon: «Amore mio». Secondo molti, non si sta rivolgendo alla figlia Rhaenyra o alla moglie Alicent, ma all’amata e perduta Aemma. Anche in questo caso, inoltre, la battuta è stata improvvisata proprio come un altro momento della puntata che ha emozionato tantissimo i fan.
Cosa ne pensate? Vi è piaciuta l’interpretazione dell’attore? Merita di essere protagonista nella prossima stagione dei premi? Fatecelo sapere nei commenti.
Foto: HBO
Fonte: NYT
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