Il ritorno di Kevin Spacey, cosa pensare del video uscito alla vigilia di Natale?
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Il ritorno di Kevin Spacey, cosa pensare del video uscito alla vigilia di Natale?

Il famoso ritorno natalizio di Kevin Spacey nei panni di Frank Underwood è un'esibizione egocentrica di vittimismo e assenza di empatia

Il ritorno di Kevin Spacey, cosa pensare del video uscito alla vigilia di Natale?

Il famoso ritorno natalizio di Kevin Spacey nei panni di Frank Underwood è un'esibizione egocentrica di vittimismo e assenza di empatia

Frank

Kevin Spacey è stato in silenzio quasi assoluto per più di un anno, mesi nei quali il mondo ha cambiato faccia sull’onda di una maggiore sensibilizzazione verso le prevaricazioni di genere e gli abusi di potere. La sua figura è stata sotto attacco tanto da fargli perdere incarichi lavorativi importanti e dopo un ritiro di quattordici mesi, l’attore americano torna a parlare e lo fa a suo modo.

La sera della vigilia di Natale sul profilo Twitter di Kevin Spacey, che risultava inattivo dall’ottobre del 2017, compare un video (disponibile anche su YouTube e che trovate al fondo di questo articolo) intitolato Let Me Be Frank. Naturalmente il doppio senso è scoperto: Spacey chiede di tornare a essere Frank Underwood e al contempo decide di parlare ai suoi fan in tutta franchezza.

Il video presenta Kevin Spacey, inquadrato in mezza figura con un grembiule da cucina, che per tre minuti interpreta Frank Underwood, ma in realtà la confusione tra il protagonista di House of Cards e l’attore è totale, perché nelle parole di Spacey ogni frase è un riferimento alla vita reale. 

Sotto questo punto di vista il video sembra l’esatto completamento della sesta stagione di House of Cards, in cui ogni svolta narrativa e tutte le sequenze più iconiche rimandavano a un’interpretazione che risiedeva al di fuori della serie, permettendo allo show di rompere la quarta parete non solo dialogando direttamente con lo spettatore ma anche nel processo di costruzione del significato. 

Spacey è stato allontanato da House of Cards perché su di lui pendevano (e pendono) diverse accuse di molestie sessuali (che coinvolgevano anche minorenni) e nel momento in cui è arrivata l’ammissione da parte dell’attore (almeno di una delle cose di cui è accusato) Netflix comprensibilmente non ha voluto più avere nulla a che fare con la sua figura.

A pochi giorni da uno dei processi Spacey realizza un video che è una sorta di auto-difesa, una chiamata a raccolta per i fan duri e puri, per coloro che riescono a passare sopra anche a un attore da più parti accusato di molestie sessuali sull’onda di un’idolatria che non ha confini, prendendo a modello addirittura il famoso e spregevole personaggio di finzione che Spacey ha interpretato in questi ultimi anni, come l’attore nel video chiede di fare tra le righe con il suo esplicito parallelo.

Non è difficile dire e fare la cosa giusta quando metà del mondo pensa il peggio possibile di te, soprattutto dopo decenni in cui tutto il mondo ti ha venerato, facendoti sentire impunito e invincibile anche quando commettevi abusi. Si può scegliere il silenzio, e Spacey per un po’ l’ha fatto. Si può fare la cosa giusta e chiedere sinceramente scusa per il proprio comportamento lavorando costantemente sui propri errori, ma è molto difficile e infatti Spacey ha scelto la strada più sbagliata, quella del vittimismo, che ancora una volta accentra l’attenzione su di sé, togliendola alle vittime dei suoi comportamenti, le uniche che in questa spiacevole vicenda la meriterebbero davvero.

 

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