Dopo anni di congetture e rumor, manca relativamente poco all’arrivo su Amazon Prime della nuova serie dedicata a Il Signore degli Anelli, che negli ultimi giorni ha scatenato notevoli polemiche sia per quanto riguarda audaci scelte fatte dagli sceneggiatori, come l’inclusione di scene erotiche, o il casting che ha fatto storcere il naso ai fan di vecchia data della saga fantasy. Molti sono i dubbi sulla serie, infatti, e tra questi uno riguarda anche la stessa ambientazione dello show, che si colloca durante la Seconda Era, quando Sauron ha forgiato gli Anelli del Potete. 

Si tratta infatti di una parte piuttosto lunga, che Tolkien ha raccontato ne Il Silmarillion e che prevede l’avvicendarsi di moltissimi protagonisti. Per questo sarebbe difficile portare sul piccolo schermo una storia fedele al 100% rispetto ai libri, proprio dal momento che il progetto andrebbe per le lunghe e avrebbe richiesto un ricambio continuo di attori. In queste ore è stato proprio lo showrunner a rompere il silenzio su come sarà gestita la storyline nella serie, parlando proprio della quantità di materiale a disposizione per la narrazione di questi particolari eventi.

«Abbiamo parlato con Tolkien estate. Se cerchi di essere fedele alla lettera, racconterai una storia in cui i tuoi personaggi muoiono in ogni stagione perché si salta di 200 anni nel tempo, e quindi non ne incontrerai davvero i grandi e importanti personaggi canonici fino alla quarta stagione – rivela lo sceneggiatore J.D. Payne – Sicuramente ci sono dei fan che vogliono che facciamo un documentario sulla Terra di Mezzo, ma racconteremo una storia che unisce tutte queste cose».

Per questo motivo, dunque, gli autori hanno preferito condensare gli eventi narrati riportando tutto ad una finestra temporale molto più breve. Una scelta, però, che solo il tempo ci dirà se è stata davvero saggia e premierà lo stesso show.

Fonte: WGTD

Foto: Amazon Studio

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