Dopo le tante polemiche e riflessioni che hanno animato la Rete in questi ultimi quattro giorni, ecco arrivare anche i nostri voti alla terza puntata di Game of Thrones stagione 8. Qui sotto pro e contro di La lunga notte episodio di Il trono di spade 8×3.
EPICA
I momenti più belli – e cinematografici, per ambizione e composizione – di una puntata da ricordare a lungo:
- La carrellata in avanti nell’oscurità, mentre l’esercito schierato attende l’arrivo degli Estranei
- Le spade infuocate che si spengono pian piano sulla linea buia dell’orizzonte
- Melisandre che prova a mantenere la concentrazione mentre dà fuoco alle trincee
- Arya e i Velociraptor, in biblioteca
- Lo sbuffo d’aria che agita i capelli del White Walker un attimo prima della fine
Voto al senso per l’epica di Miguel Sapochnik: 9.
TOO BIG TO FAIL?
Quando te ne vai in giro a dire che l’ultima puntata del Trono di Spade è andata esattamente come ti aspettavi, la gente assume quello sguardo: “Dopo son bravi tutti”.
Perfino se si trova davanti al pc.
Fatemi allora mettere le mani avanti: se GoT finirà con Jon e Dany accoppiati sul Trono, Winterfell ceduta a Sansa dopo un breve battibecco, Cersei uccisa da Jaime con l’aiuto di Bronn (che fa fuori Euron), e – diciamo – giusto un paio di morti a corredo (il pavido Clegane durante un atto di eroismo? Magari Gendry tra le braccia di Arya?)… Ecco, se tutto andrà esattamente come cautela consiglierebbe, la potremo chiamare “una mezza delusione”?
Voto all’invulnerabilità di Brienne, Tormund, Jaime (con una mano sola!) e soprattutto Sam (Sam!!!) agli assalti degli zombie: 3. Nella seconda stagione non avrebbero resistito venti minuti.
UN’ALTRA BUONA RAGIONE PER RICORDARE LA LUNGA NOTTE
Anche se solo per pochi secondi, vediamo finalmente il tizio che spinge la sedia a rotelle di Bran.
OSCURITÀ
L’oscurità che grava sull’intera puntata ha molte ragioni d’essere e un’utilità pratica.
È un’emanazione – letterale – del Re della Notte (della Notte, appunto). È l’ombra finale cui le forze del Signore della Luce resistono. È il luogo dell’incubo, un sogno distorto da cui si anela il risveglio.
Ma anche, certo, un’espediente per risparmiare sui vfx.
Viene prima l’uovo o la gallina? In fondo, chissenefrega.
ANCORA UNA COSA SU BRAN
Distratto come sono, non avevo capito quale fosse il ruolo di Bran nella battaglia. In pratica infila la testa in un sacchetto e aspetta che passi.
Mi hanno ricordato che il transfert nel corvo serve invece ad attirare il Re della Notte esattamente dove deve trovarsi per permettere ad Arya di infilargli il pugnale nello stomaco.
Vero.
Ma allora mi domando: se Bran sapeva come stavano per andare le cose, perché non ha avvertito Theon un attimo prima che si suicidasse*?
Bran birichino. Voto 8.
* “Theon, lascia fare, siediti qui ancora due minuti”
PIANTATELA CON LE VOSTRE TEORIE
- Teoria 1: Brienne è diventata cavaliere, schiatta sicuro.
- Teoria 2: Arya ha perso la verginità, schiatta sicuro.
- Teoria 3: Verme Grigio ha dato il bacio d’addio a Missandei, schiatta sicuro.
Voto alle teorie sulla gente che schiatta: 2.
QUALCUNO PERÒ SCHIATTA
Vero, ma se sommate Beric + Jorah + Theon + Lyanna + il tizio che salva Sam e nessuno si ricorda come si chiama, non arrivate comunque a ottenere un Tormund.
Voto a chi si ricorda come si chiama: 4. Secchioni.
ESCONO DALLE FOTTUTE PARETI
Non era chiaro a tutti che il Re della Notte resuscitasse i morti? Perché nascondersi nelle cripte? Ho la sensazione che Tyrion stia perdendo qualche colpo: non ha capito nulla delle intenzioni della sorella e adesso se ne va in giro per i sotterranei grattandosi la testa: “Se fossi la sopra mi verrebbero un sacco di idee”.
Soprattutto, mi pare ancora innamorato di Sansa.
Non sarebbe bello che fossero loro il futuro di Westeros? Altro che Dany e Jon…
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Foto: © Helen Sloan/HBO
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