Il trono di spade, il finale di serie raggiunge un impressionante record d'ascolti
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Il trono di spade, il finale di serie raggiunge un impressionante record d’ascolti

Dopo gli ottimi numeri della scorsa stagione Il trono di psade si conferma inarrestabile raggiungendo dei record impensabili per Sky Atlantic

Il trono di spade, il finale di serie raggiunge un impressionante record d’ascolti

Dopo gli ottimi numeri della scorsa stagione Il trono di psade si conferma inarrestabile raggiungendo dei record impensabili per Sky Atlantic

Il trono di spade è una delle serie più popolari di sempre, che già nelle scorse annate ha fatto registrare ascolti di altissimo livello, ma in questa ultima annata ha raggiunto picchi inimmaginabili fino a un po’ di tempo fa.

Nonostante le tantissime polemiche dovute a una sceneggiatura incapace di sodisfare gli spettatori, in particolare per quanto riguarda i personaggi femminili, e in generale a una stagione non in grado di rendere omaggio alla serie come avrebbe meritato (come abbiamo argomentato anche nella nostra recensione), l’ultima annata del Trono di spade continua a superare un record dopo l’altro.

L’episodio finale dell’ottava stagione del Trono di spade ha infatti fatto registrare il record assoluto raggiungendo un milione e 71 mila spettatori medi, ovvero il 53% in più rispetto alla già eccellente conclusione della stagione 7.

In questo modo Il trono di spade diventa la terza serie più vista di sempre su Sky Atlantic dopo Gomorra e The Young Pope, e la prima in assoluto tra quelle acquistate. 

Il dato più impressionante di tutti è che la trasmissione alle 3 di notte, in diretta con gli Stati Uniti, ha raggiunto un totale di 569 mila spettatori con uno share medio del 30%, portando Sky Atlantic ad essere il primo canale nazionale in quella fascia oraria.

Complessivamente sono 2 milioni e 100 mila spettatori medi che hanno seguito la stagione in originale e doppiata nell’arco di sette giorni e di questi il 70% ha preferito la versione originale con sottotitoli in italiano, con un aumento del 10% rispetto allo scorso anno. 

 

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