Marco Bellocchio dopo Esterno notte realizzerà una serie sul caso Enzo Tortora: tutti i dettagli dell'annuncio
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Marco Bellocchio dopo Esterno notte realizzerà una serie sul caso Enzo Tortora: tutti i dettagli dell’annuncio

Uno degli episodi più controversi della recente storia italiana sarà al centro del nuovo lavoro del regista bobbiese, reduce dal successo di Esterno notte, premiato agli EFA per lo storytelling innovativo

Marco Bellocchio dopo Esterno notte realizzerà una serie sul caso Enzo Tortora: tutti i dettagli dell’annuncio

Uno degli episodi più controversi della recente storia italiana sarà al centro del nuovo lavoro del regista bobbiese, reduce dal successo di Esterno notte, premiato agli EFA per lo storytelling innovativo

Marco Bellocchio EFA 2022
In occasione del premio per lo storytelling innovativo, ricevuto a Reykjavík durante l’ultima edizione degli European Film Awards per il suo Esterno notte, serie sul rapimento di Aldo Moro vista di recente anche sulla Rai e ora disponibile su RaiPlay, Marco Bellocchio ha annunciato a sorpresa un nuovo progetto: una serie tv su Enzo Tortora.
 
Il cineasta l’ha annunciato qualche ora prima della cerimonia all’Harpa Concert Hall, l’auditorium in vetro nel cuore della capitale islandese. «Già da mesi penso alla serie su Enzo Tortora, stiamo lavorando con Stefano Bises e Giordana Mari. Ma siamo all’inizio. L’intento non è quello di fare un santino. Ormai tutti sanno che è stata un’orribile ingiustizia quella che ha subìto – ha dichiarato il cineasta ai microfoni di Repubblica -. Vorremmo allora cercare di approfondire, l’uomo, analizzando anche il suo enorme successo con Portobello. Ci sono una serie di spunti molto importanti».
 

Marco Bellocchio sul red carpet degli European film Awards 2022 all’Harpa Conference and Concert Hall di Reykjavik, Islanda. Foto: Getty (Sophia Groves/WireImage)

«E, come in Esterno notte, la serie non avrà solo l’intento di denunciare l’ingiustizia che lo ha portato alla morte, ma di raccontare la sua vita e le persone che ne facevano parte – ha aggiunto, intervistato in occasione degli EFA da Arianna Finos -. Va detto che comunque quella giudiziaria è una vicenda interessante, perché è una storia a lieto fine: in appello e cassazione Tortora è stato assolto, è stato riammesso in televisione, ha ricominciato Portobello, qualcosa però si era rotto in lui, non riusciva più a parlare con il pappagallo. Morirà un anno dopo. Un titolo potrebbe essere La colonna infame, che era il libro (di Leonardo Sciascia, ndr) che lui volle fosse messo sulla bara quando ci furono i funerali».
 
Il regista nel frattempo ha girato La conversione, film su Edgardo Mortara, il bimbo ebreo che papa Pio IX fece allontanare dalla famiglia di origine per essere allevato da cattolico. «Dobbiamo ancora girare alcune importanti scene, lavorerò una settimana a gennaio – spiega Bellocchio – Però siamo molto avanti con il montaggio. Sarà pronto in primavera e vedremo dove andrà, se piacerà, e poi capiremo quando uscire».
 

Il produttore Simone Gattoni, il regista Marco Bellocchio e la montatrice di Esterno notte Francesca Calvelli. Foto: Vittorio Zunino Celotto/Getty Images

Enzo Tortora è considerato tra i padri fondatori della televisione in Italia. Tra i suoi lavori più importanti in televisione vi sono la conduzione de La Domenica Sportiva e l’ideazione e conduzione del fortunato programma Portobello. Il suo nome è anche ricordato per un clamoroso caso di malagiustizia di cui fu vittima e che fu poi denominato “caso Tortora”. Tortora fu accusato, su richiesta dei procuratori Francesco Cedrangolo e Diego Marmo, dal giudice istruttore, il magistrato Giorgio Fontana, di gravi reati, ai quali in seguito risultò totalmente estraneo, sulla base di accuse formulate da soggetti provenienti da contesti criminali; il 17 giugno 1983 fu per questo arrestato e imputato di associazione camorristica e traffico di droga.

Dopo sette mesi di reclusione, nel gennaio del 1984 fu liberato ma, il 17 settembre 1985, i due pubblici ministeri del processo, Lucio Di Pietro e Felice di Persia, ottennero la sua condanna a dieci anni di carcere. La sua innocenza fu dimostrata e riconosciuta il 15 settembre 1986, quando venne infine assolto dalla Corte d’appello di Napoli, con sentenza confermata dalla Corte di cassazione nel 1987. Durante questo periodo, Tortora fu eletto europarlamentare per il Partito Radicale, di cui divenne anche presidente. Tortora morì nel 1988, un anno dopo la sua definitiva assoluzione.

Enzo Tortora nel febbraio 1985. Foto: Edoardo Fornaciari/Getty Images

Foto: Getty (Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

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