Tutto è pronto: tra pochi giorni i fan di Star Wars verranno di nuovo trasportati in una galassia lontana lontana, dove ad accoglierli ci sarà una vecchia conoscenza. Dopo 17 anni, Ewan McGregor torna a vestire i panni del Maestro Jedi Obi-Wan Kenobi nell’omonima serie che debutta il 27 maggio su Disney+.
Ritroveremo il celebre personaggio dieci anni dopo i drammatici eventi di Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith, in uno spin-off che promette ai fan di esplorare una delle figure più iconiche della saga creata da George Lucas, inizialmente interpretata da Alec Guinness in Star Wars: A New Hope del 1977. Tra le due versioni, quella della trilogia originale e i tanti vituperati prequel, c’è sempre stata molta differenza ma ora si sta assottigliando.
«Alla fine di La Vendetta dei Sith, l’ordine dei Jedi è distrutto e chi non è stato ucciso si è dovuto nascondere senza poter comunicare con gli altri – ha detto l’attore nella conferenza stampa prima dell’uscita della serie – Per 10 anni Obi-Wan è rimasto nascosto e ha vissuto una vita solitaria. Non può usare la Forza, in un certo senso ha perso la fede […] L’unica responsabilità rispetto alla sua vita passata è verso Luke Skywalker. Questo è il collegamento con il passato».
Passato, presente e futuro in questo caso si legheranno insieme: «È stato interessante prendere il personaggio che conoscevamo e amavamo di Alec Guinness negli anni ’70, quel saggio uomo molto spirituale, renderlo prima un padawan, poi un Maestro Jedi che siede al concilio e ora riprenderlo in un momento in cui è distrutto». A favorire questo gioco di incastri, anche l’effettivo scorrere del tempo: «Ora sono più vicino ad Alec Guinness, come età. Quando lo abbiamo visto, la sua era una figura solitaria. Vive nel deserto da solo e suppongo che ora il mio Obi-Wan Kenobi sia più simile al suo».
Tutto questo verrà raccontato nei sei episodi della nuova serie spin-off in arrivo, la cui ideazione è partita proprio dalla disponibilità di Ewan McGregor: «Mi chiedevano sempre se avrei fatto un sequel di Trainspotting e se avrei di nuovo interpretato Obi-Wan Kenobi. Ho iniziato a rispondere onestamente e ho capito l’affetto della generazione per cui abbiamo fatto i prequel». La sua apertura è arrivata alle orecchie della Disney, che gli ha effettivamente chiesto se fosse serio sull’intenzione di tornare nei panni dello Jedi: «Abbiamo cercato una buona storia tra Episodio III e IV […] Penso che ne abbiamo trovata una davvero brillante e che soddisferà i fan».
A cambiare non saranno quindi gli interpreti – tornerà infatti anche Hayden Christensen nei panni di Anakin Skywalker aka Darth Vader – ma il formato del racconto. In questi anni, i fan stanno trovato particolari soddisfazioni proprio nelle serie: da The Mandalorian a The Book of Boba Fett, in attesa dei futuri film è con questi show che si sta espandendo la galassia di Star Wars. Ed è questo che ha convinto la regista e produttrice Deborah Chow: «Ero entusiasta dall’idea di fare una serie limitata per poter raccontare una storia più grande, ma allo stesso tempo avere il tempo di entrare davvero nel personaggio. Sono contenta soprattutto di poter lavorare su una storia basata su un personaggio e andare in profondità, avere il tempo di conoscerlo davvero».
Anche per Ewan McGregor sarà un’esperienza diversa, passare da un set pioneristico come quello di Star Wars: Episodio I – La Minaccia Fantasma ( tra i primissimi film a essere realizzato per la maggior parte con blue e green screen) ad una serie ad altissimo tasso tecnologico e che gode del successo e del progresso già visto in The Mandalorian. «La tecnologica è diversa da quando abbiamo fatto i film originale – ha detto l’attore – Ma non perché è una serie tv. Il bello dell’essere una serie è che abbiamo più tempo per raccontare la storia: Deborah l’ha raccontata come fosse una singola visione, ci è sembrato di stare facendo un film. La natura episodica della serie si adatta benissimo alla nostra storia, ma è un’unica narrazione». Non come lo show con protagonista Pedro Pascal, appunto: «The Mandalorian è più episodico, si adatta al suo storytelling e ha poi una storia che segue le stagioni. Il nostro è un film diviso ad episodi. Io la vedo così».
La sfida più difficile, per la Chow, è stato gestire un materiale che insolitamente ha sia un punto di partenza che un punto di arrivo: «Avevamo questa enorme eredità di personaggi iconici in mezzo a due trilogie. In larga parte, stiamo raccontando il secondo atto di una storia ed è una cosa difficile già di per sé. Quello che abbiamo cercato di fare è rispettare il canone, ma anche avere una storia e una visione originale». Il tono della serie riprenderà il momento storico in cui ritroviamo Obi-Wan Kenobi, molto oscuro, ma con quel filo di speranza dato proprio dal carattere del personaggio; per Ewan McGregor, un tratto che risale di nuovo a Alec Guinness: «Aveva sempre un luccichio, negli occhi. Questo veniva dalla scrittura, suppongo, ma anche da lui secondo me. Cerco sempre di pensare a lui e di sentirmi in qualche modo vicino. Nel modo di dire le battute, per esempio. Ed è per questo che penso che la sceneggiatura sia stata così bella in questa serie, perché fin dall’inizio tutti i suoi dialoghi [di Obi-Wan, ndr] mi sono sembrati come se potessero essere detti da Alec Guinness».
Come detto, in Obi-Wan Kenobi non ritroveremo solo il “vecchio” maestro di Anakin Skywalker, ma anche lo stesso ex Jedi diventato Sith. Un ritorno, quello di Hayden Christensen, che ha emozionato anche Ewan McGregor: «Eravamo molto vicini. Poi, durante gli anni, abbiamo un po’ perso i contatti. Non ho visto Hayden per anni. Quando ci siamo incontrati di nuovo per parlare del progetto, è stato bellissimo. E quando abbiamo recitato di nuovo insieme, per me è stato come una sorta di time warp, come se gli ultimi 17 anni non fossero neppure accaduti. È stato molto particolare».
La nuova serie dall’universo di Star Wars debutta il 27 maggio su Disney+ con due episodi, mentre i restanti quattro usciranno ogni mercoledì successivo. QUI potete vedere il trailer.
Foto: LucasFilm / Gareth Cattermole/Getty Images for Disney
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