Andrea e Giacomo Muccioli, figli di Vincenzo Muccioli, il fondatore della Comunità per recupero di tossicodipendenti di San Patrignano, hanno preso la decisione di querelare per diffamazione aggravata Netflix per la miniserie SanPa. Luci e tenebre di San Patrignano, come riferito dalla stampa locale, perché a loro dire il prodotto offende gravemente la memoria del padre. La denuncia è stata presentata ai Carabinieri nei giorni scorsi attraverso gli avvocati Alessandro Catrani e Francesca Lotti.
Andrea, che nella serie compariva e veniva intervistato, e Giacomo Muccioli lamentano il fatto che all’interno docu-serie «Vincenzo Muccioli venga indicato come misogino e omosessuale», come spiega il legale. La causa della sua morte, inoltre, «viene attribuita all’Aids. Ovvero ad un’infezione da Hiv, contratta a causa del suo stile di vita e dei suoi comportamenti privati».
Stando ai familiari quest’ultima è un’indiscrezione infondata, un pettegolezzo «presentato a milioni di persone che hanno avuto modo di vedere la serie», e la serie presenta un racconto «in cui si diffama, al di là di ogni legittima opinione sulla vita e l’operato di Vincenzo Muccioli, l’immagine e la memoria di una persona scomparsa, un grande padre ed un uomo che ha dedicato la sua esistenza al Bene, violando altresì i più elementari principi di privacy».
«I nostri assistiti – continua Catrani – sono stati travolti, da continue domande, richieste da parte di amici, conoscenti, persone comuni, sulla veridicità di quanto affermato e rappresentato nella docu-serie. Si sono trovati colpiti e feriti in quanto c’è di più prezioso: memoria, reputazione e onorabilità di un padre scomparso».
La docu-serie, uscita lo scorso 30 dicembre, è composta da 5 episodi realizzati a partire da un materiale di 180 ore di interviste e immagini tratte da 51 archivi diversi e racconta la storia della comunità di recupero fondata da Muccioli nel 1978 a Coriano, in provincia di Rimini.
SanPa è prodotta e sviluppata da Gianluca Neri per 42, scritta da Carlo Gabardini, Gianluca Neri e Paolo Bernardelli con la regia di Cosima Spender. La supervisione al montaggio è di Valerio Bonelli, le musiche di Eduardo Aram, la direzione della fotografia di Diego Romero. I produttori esecutivi sono Nicola Allieta, Christine Reinhold e Andrea Romeo.
La sinossi ufficiale recita: SanPa: Luci e Tenebre di San Patrignano racconta l’origine della comunità di recupero per tossicodipendenti fondata, nel 1978, da Vincenzo Muccioli, uomo carismatico che creò quello che era destinato a diventare il più grande centro di riabilitazione per tossicodipendenti in Europa. Le testimonianze, che si alternano nella docu-serie a materiale d’archivio, ripercorrono le vicende che hanno caratterizzato la storia della comunità e del suo fondatore. Uomo amato per i valori che rappresentava, come la lotta contro l’emarginazione, la speranza di un recupero, di un reintegro nella società e di una vita migliore per migliaia di ragazzi e ragazze che negli anni hanno affollato la comunità di San Patrignano, ma anche contestato per i metodi utilizzati per tenere i tossicodipendenti lontani dalle droghe, come ad esempio l’uso delle catene.
Avete visto SanPa? Se sì, cosa ne pensate? Fatecelo sapere, come sempre, nei commenti.
Fonte: Corriere di Bologna/Corriere.it
Foto: Netflix
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