A distanza di 10 anni dall’omicidio di Sarah Scazzi, la tragedia che segnò per sempre Avetrana – e che ancora oggi non può dirsi del tutto risolta – sarà protagonista di una serie tv e di un documentario, entrambi prodotti da Matteo Rovere per la sua Groenlandia.
I due progetti saranno basati sul libro Sarah – La ragazza di Avetrana, testo firmato da Piccinni e Gazzanni che, pubblicato da Fandango Libri a fine luglio, ha riportato al centro dell’opinione pubblica il caso con inquietanti rivelazioni.
A dirigere la serie sarà Pippo Mezzapesa, che ha già realizzato opere come Il bene mio e Il paese delle spose infelici, mentre alla regia del documentario – scritto dagli stessi autori del libro -, troviamo Christian Letruria.
La vicenda, ad oggi, è tristemente nota a tutti:
È il 26 agosto del 2010 quando Sarah esce di casa per non farvi più ritorno. La denuncia della scomparsa da parte della famiglia finisce in tragedia dopo quarantadue giorni di ricerche. Intanto Avetrana si trasforma in un set a cielo aperto e il caso diventa a tutti gli effetti il primo reality show dell’orrore italiano, la cui svolta è la rivelazione in diretta televisiva a Concetta Serrano della sorte della figlia. A confessare è Michele Misseri, zio della ragazza. La verità giudiziaria, però, indica come colpevoli del crimine la zia e la cugina di Sarah, Cosima Serrano e Sabrina Misseri. Le due, nonostante negli anni abbiano continuato a dichiararsi innocenti, vengono condannate all’ergastolo. Intanto Michele Misseri continua a dirsi l’unico colpevole. E intorno a questa vicenda di cronaca, che ha tenuto col fiato sospeso l’intero Paese, molti sono i punti di domanda rimasti ancora irrisolti.
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