In Danimarca è stata lanciata di recente una serie animata dal titolo John Dillermand, trasmessa sulla DR, emittente che è l’equivalente danese della HBO.
Il cognome del protagonista, in lingua danese, significa letteralmente “uomo-pene” e il personaggio è di fatto l’uomo col pene più lungo del mondo, visto che è proprio grazie all’estensione del suo organo genitale che riesce a fronteggiare molti ostacoli e a cavarsela nella stragrande maggioranza delle situazioni, anche se spesso il suo membro tende ad andare fuori giri e a causare disastri.
Il pene è a strisce bianche e rosse, come il vestito di Dillermand, e si allunga o si ritrae in modo “volontario” o incontrollato (quando lo fa, l’uomo si caccia puntualmente in un mare di guai).
L’aspetto particolarmente bizzarro e curioso della faccenda è che la serie si rivolge a un pubblico di bambini, di età compresa tra i 4 e gli 8 anni, e tal proposito non potevano mancare le polemiche in patria sono state feroci, con un acceso dibattito che ne è scaturito.
L’autrice Anne Lise Marstrand-Jørgensen ha detto: «Sarebbe questo il messaggio da dare ai bambini nel mezzo di un’enorme ondata di #MeToo?» (Sofie Linde, una delle presentatrici più note della tv danese, aveva rivelato di recente di essere stata abusata), mentre il professor Christian Groes, docente alla Roskilde University ed esperto in studi di genere, ritiene che quest’iconografia possa avallare «l’idea standard di una società patriarcale» e «normalizzare una cultura da spogliatoio, che è stata utilizzata per giustificare molti cattivi comportamenti da parte degli uomini. Dovrebbe essere divertente, quindi è visto come qualcosa di innocuo. Ma non lo è».
Di avviso ben diverso Erla Heinesen Højsted, psicologa abituata a lavorare con famiglie e bambina: «John Dillermand parla ai bambini, condivide il loro modo di pensare. I bambini trovano i genitali divertenti. La serie raffigura un uomo impulsivo, che non mantiene sempre il controllo, che commette errori, proprio come fanno i bambini. Ma soprattutto Dillermand fa sempre la cosa giusta. Si assume la responsabilità delle proprie azioni. Quando una donna gli dice che dovrebbe tenere il pene nei pantaloni, per esempio, lui la ascolta. È carino, è responsabile».
Secondo il Guardian, la serie ha molto diviso in patria, spaccando in due la ricezione e attirando in ogni caso molto l’attenzione mediatica, visto che il primo episodio è già stato visto 140mila volte. L’emittente in passato ha già fatto parlare di sé per prodotti controversi, ma stando ai dirigenti del canale la serie continuerà ad andare in onda regolarmente e non subirà alcun tipo di contraccolpo né censura.
Di seguito, attraverso un trailer disponibile su Youtube, è possibile farsi un’idea (filmati più estesi sono stati rimossi per ragioni di copyright). Fateci sapere cosa ne pensate, e qual è la vostra posizione all’interno di tale dibattito, come di consueto nei commenti.
https://www.youtube.com/watch?v=ZGcm_mgR6fM
Fonte: The Guardian
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