Tra pochissimi giorni la magia tornerà grande protagonista anche su Disney+: arriva sulla piattaforma la serie Willow, un sequel ufficiale al film del grande classico fantasy diretto da Ron Howard nel 1988. Incontreremo nuovi e vecchi volti, tra i quali il protagonista Warwick Davis.
Durante lo scorso Lucca Comics & Games abbiamo avuto la possibilità di parlare della serie con Erin Kellyman, Ellie Bamber e Amar Chadha-Patel, ma ora è proprio l’attore che ha reso così iconico il ruolo a dire la sua sul ritorno di Willow. «Se ne è parlato per anni, ma non da nessuno di ufficiale, solo dai fan» ha detto l’attore in conferenza stampa. A cambiare le cose è stato l’incontro, sul set di Solo: A Star Wars Story, con lo sceneggiatore e produttore Jon Kasdan.
«Abbiamo parlato di Willow e deciso che ci sarebbe dovuto essere più ‘Willow’, questo è stato il catalizzatore del progetto» ha aggiunto. In men che non si dica, Davis si è ritrovato di nuovo sul set: «Non ci sono voluti anni di sviluppo […] Prima che me ne rendessi conto ero sul set in Galles per il primo giorno di riprese. Di nuovo nei panni di Willow, ma un po’ più vecchio, maturo, più bello e sexy».
Per l’attore affetto da nanismo e popolare volto di franchise come Harry Potter e Star Wars, è stato un bel salto nel passato, sui set già calcati quasi 35 anni fa. «Una delle cose più belle della serie – ha raccontato – sono proprio i rimandi a eventi accaduti nel film. Le volte in cui io come personaggio parlo di quegli eventi, è stato un modo davvero divertente di riguardare indietro a quelle cose, e penso che i fan si divertiranno». Una location su tutti lo ha smosso: «Nockmaar era uno di quei posti particolari, mi dava davvero i brividi. Eccomi lì in piedi o seduto da qualche punto in cui Bavmorda si sarebbe seduta, sentivo ancora la sua presenza. Questo dimostra quanto fossero potenti il film e quelle ambientazioni».
Che il tempo sia passato lo dimostra anche il fatto che assieme a Warwick Davis, nel cast della nuova serie di Willow ci sia anche sua figlia Annabelle, proprio nei panni della figlia del nelwyn: «Ovviamente c’è molta chimica naturale tra di noi, penso che si veda nelle scene che abbiamo insieme. Sono immensamente orgoglioso del suo lavoro. Anche Harrison [l’altro figlio dell’attore, ndr] per me è il perfetto stunt e photo double: è alto come me, mi somiglia. È un po’ dispiaciuto perché non gli viene mai riconosciuto il lavoro che fa come stunt: non vieni mai notato, non devi nemmeno esistere. Povero Harrison!».
L’attore, durante la conferenza stampa, ha raccontato anche quali sono state le più grandi difficoltà incontrate nel riportare Willow sullo schermo: «Le sfide fisiche del ruolo. Ricordo che la prima volta quando avevo diciassette anni fu fisicamente piuttosto impegnativo. I terreni difficili, le dure condizioni nelle montagne della Nuova Zelanda. Ma questa volta non ho più diciassette anni. Sono cinquantadue adesso, quindi terreni accidentati, fango, quel genere di cose: sono state molto impegnative». Ad aiutarlo ci ha pensato il resto di quello che definisce “un giovane cast”, composto oltre ai già citati da Tony Revolori, Ruby Cruz e Dempsey Bryk.
Rispetto al film del 1988 diretto da Ron Howard, i nuovi episodi di Willow hanno lo stesso tono fantasy ma allo stesso tempo un tocco più contemporaneo. Per lo sceneggiatore Jon Kasdan, la sfida è stata proprio trovare questo equilibrio: «In ogni episodio si cerca di camminare lungo la linea, tra ciò che è familiare e che possa soddisfare i fan rispetto a ciò che si aspettano dal brand Willow, e quindi cercare di spingere in avanti e raccontare una storia sorprendente e inaspettata». L’arma segreta, anche in questo caso, è stato Warwick Davis: «Ha dato credibilità a tutto l’universo di Willow, quando lo vedi su schermo credi subito che questi altri sei folli ragazzi possano in qualche modo stare in questo modo e abitarlo».
Una presenza, quella dell’attore, che ha impattato profondamente anche sul resto degli interpreti: «Poter stare attorno a qualcuno così bravo in quello che fa – ha detto Ruby Cruz, volto della principessa Kit, figlia di Sorsha – Qualcuno di così professionale come Warwick, mi ha insegnato molto su come accendermi e spegnermi, che è qualcosa in cui faccio davvero fatica. Lo ammiro molto per questo. Arrivava sul set e improvvisamente entrava in uno stato emotivo diverso […] Essere attorno a lui e poterlo vedere nel suo elemento è stato davvero bello».
All’appello rispetto al cast originale del film manca naturalmente Val Kilmer, interprete di Madmartigan. L’attore, che ha faticato molto anche ad apparire in Top Gun: Maverick a causa del tumore alla gola, non è tornato nei panni del mercenario e padre dei giovani principi protagonisti di questa nuova serie. La sua assenza è stata però inclusa nella storia: «Ci sono molto giovani personaggi e cercano in qualche modo di trovare la loro identità, di trovare Madmartigan e il mistero su cosa gli sia successo è al centro della storia che raccontiamo».
In particolare, sono i personaggi di Ruby Cruz e Dempsey Bryrk ad essere legati a quello di Val Kilmer: «La domanda li segue per tutta la stagione. Abbiamo sempre saputo che in un certo senso volevamo ripagarlo in un modo o nell’altro, e avevamo molte idee su come farlo e su come lasciarlo aperto. E siccome Val non è stato in grado di venire in Galles e lavorare con noi, abbiamo aggiunto questa trama di un amico di Madmartigan, che può darci qualche indizio su dove si sia finito».
I nuovi episodi di Willow arrivano su Disney+ il 30 novembre 2022. QUI potete vedere il trailer ufficiale della serie.
Foto: MovieStills
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