Negli ultimi giorni Yellowstone, l’acclamata serie neo-west con protagonista Kevin Costner, è finita al centro delle polemiche dopo essere stata additata da una certa parte della critica specializzata come ‘anti-woke’ e fin troppo allineata con i valori conservatori Repubblicani.
Affermazioni che sono state prontamente rigettate da Taylor Sheridan, showrunner e scrittore della serie, secondo il quale chi supporta tali tesi non ha mai guardato la serie con la dovuta attenzione, limitandosi ad un esame molto superficiale. Ora, Yellowstone si prepara a esordire negli Stati Uniti con la quinta stagione su Paramount Network, e per l’occasione Sheridan ha deciso di rispondere per le rime alle critiche di cui sopra, definendole ingiuste:
«Lo definiscono come ‘lo show conservatore‘ o ‘lo show repubblicano‘ o ‘Il Game of Thrones dello stato rosso‘, e io me ne sto seduto a ridere. Mi dico, ‘Sul serio?’ Lo show parla dello sfollamento dei nativi americani e del modo in cui le donne native americane sono state trattate e dell’avidità aziendale e della gentrificazione del West e dell’accaparramento delle terre. È uno show da stato rosso?».
La serie racconta le vicende della famiglia Dutton, la quale è impegnata a proteggere il suo ranch e la sua terra da forze esterne come sviluppatori di terreni o dai nativi americani della riserva adiacente i quali puntano a costruirvi un casinò. Il soggetto dello show è stato inoltre ispirato in parte tanto dai western revisionisti di Clint Eastwood quanto dall’esperienza personale dello stesso Sheridan, cresciuto in un ranch a Waco, in Texas.
Questo ha dichiarato che il suo obiettivo, sviluppando Yellowstone, è sempre stato quello di fare uno ‘storytelling responsabile’, sottolineando la gravità delle conseguenze delle scelte dei personaggi, le quali spesso portano a svariate morti ed episodi di violenza in difesa della famiglia o della proprietà. Parallelamente al pensiero di Sheridan, Jen Landon, interprete di Teeter nella serie, ha condiviso una riflessione sulla crescente popolarità dello show:
«C’era un tale bisogno e una richiesta per questa serie. Un gruppo demografico di persone che normalmente associo al non saper nemmeno come aprire Netflix è riuscito a trovare Paramount e guardare questo show perché ne avevano bisogno, perché non potevano relazionarsi con nient’altro».
Lo scorso anno Yellowstone è stato il programma più seguito negli USA all’infuori di quelli dedicati alla NFL. Al momento non è semplice dire quanto possano essere state influenti le accuse di cui sopra, tuttavia la serie – nonostante l’incredibile apprezzamento di pubblico – continua ad essere ignorata dai premi televisivi, tanto che nessun membro del cast è stato preso in considerazione per alcun riconoscimento.
Ad ulteriore riprova del successo della serie, vi sono tuttavia la lunga serie di prequel e spin-off in sviluppo. Un anno fa era stata rilasciata la prima serie prequel, 1883, con Sam Elliott, Tim McGraw e Faith Hill, mentre è attualmente in sviluppo 6666, spin-off ambientato nell’attuale Texas. Sheridan sembra essere al lavoro su altre due miniserie non ancora annunciate ufficialmente che, secondo le prime indiscrezioni, potrebbero essere incentrate sulla storia della famiglia Dutton tra gli anni ’40 e ’60.
A breve è invece attesa 1923, nuova serie prequel che vedrà nientemeno che Harrison Ford e Helen Mirren nel ruolo dei protagonisti, in arrivo il 18 dicembre su Paramount+.
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Foto: MovieStillsDB
Fonte: Variety
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