Il 20 marzo arriverà su Netflix Ultras, il primo lungometraggio di Francesco Lettieri, con protagonista Aniello Arena oggi nei panni di Sandro, ex capo degli Apache.
Arena, dopo alcuni anni in carcere, ha deciso di dedicare la sua vita alla recitazione. Ultras è il suo ottavo film.
Aniello Arena oggi
Nato a Napoli, il 4 agosto 1968, Aniello Arena è un ex membro del clan camorristico di Barra (un quartiere della periferia partenopea), responsabile della strage di piazza Crocelle. Condannato all’ergastolo e detenuto nel carcere di Volterra, si è avvicinato al mondo della recitazione grazie alla Compagnia della Fortezza. Diretta da Armando Punzo, è una compagnia teatrale composta da detenuti.
Matteo Garrone avrebbe voluto inserirlo nel cast di Gomorra ma non fu possibile perché Arena, in quel periodo, non aveva ancora diritto ai permessi premio.
Una volta ottenuto il regime di semilibertà, il regista l’ha scritturato per un altro suo film, Reality, al cinema nel 2012. Per tale performance ha ricevuto varie nomination, tra cui ai David di Donatello e ai Nastri d’argento come Migliore attore protagonista.
Garrone lo richiamerà qualche anno dopo per interpretare il commissario di polizia in Dogman, fortunato film con Marcello Fonte ed Edoardo Pesce.
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Nella filmografia di Aniello Arena troviamo anche Sul Vulcano di Gianfranco Pannone (2014) e Fiore di Claudio Giovannesi (2016). Quest’ultimo lo ha diretto anche ne La paranza dei bambini, tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano. Sempre nel 2019 è apparso in Fiore gemello di Laura Luchetti e Martin Eden di Pietro Marcello.
Dal 20 marzo sarà su Netflix nel film dedicato al mondo degli ultras.
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Non solo film. Nel 2013 è uscito il suo primo libro, intitolato L’aria è ottima (quando riesce a passare), edito da Rizzoli e scritto con Maria Cristina Olati.
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