Dakota Johnson Intimissimi: lo scorso anno l’attrice è stata scelta per la campagna pubblicitaria di Intimissimi, insieme alla modella Irina Shayk, l’ex tennista Ana Ivanović ed Ella Mills, imprenditrice e autrice di libri di cucina.

Dakota Johnson Intimissimi: l’intimo c’è ma non si vede

Una campagna di lingerie diversa dal solito, quella di Intimissimi, basata non sull’intimo ben in vista ma nascosto, coperto dai capi di abbigliamento indossato dalle testimonial. L’intimo si immagina, non si vede. Un’idea, racchiusa nell’hashtag #insideandout, messa a punto dal fotografo Mario Testino, che aveva già lavorato con Dakota in occasione della sua prima copertina di “Vogue”.

In questa campagna pubblicitaria, l’attrice appare avvolta in un bellissimo abito in satin rosso che esalta tutta la sua elegante sensualità. Un colore non casuale. Appare chiaro il richiamo a “Cinquanta sfumature di rosso”, il terzo capitolo della trilogia che la vede nei panni di Anastasia Steele, ruolo che le ha dato la popolarità. Uscito in Italia lo scorso febbraio.

“Sono un’attrice – dice nello spot – adoro il cinema, i red carpet e gli applausi. Amo l’atmosfera che respiro sul set. Nella vita attrice, intimo? Intimissimi!”. La Johnson ha esaltato questa campagna pubblicitaria perché parla e si rivolge a donne vere, concentrandosi sull’interiorità più che sull’apparenza. Lei che è attratta dalla sensualità “interessante”, ovvero quella capace di suscitare emozioni uniche. Difficile da trovare oggigiorno, dove la sensualità è spesso urlata, non sussurrata.

L’intimo preferito di Dakota Johnson è il frutto di un equilibrio perfetto tra naturalezza e femminilità. Sexy sì, ma allo stesso tempo adatto al suo corpo e alle sue forme.

Dakota Johnson Intimissimi e non solo

Non solo Intimissimi. Dakota è infatti stata scelta come testimonial anche da Gucci, per la fragranza Bloom, e in passato ha fatto la modella. Prima di approdare al mondo del cinema ha firmato un contratto con la IMG Models, posando poi per diversi marchi di moda. Un’esperienza che però non ricorda con piacere né rimpiange. Era giovane, forse anche troppo, si sentiva goffa e insicura – ha ammesso l’attrice – sensazioni accentuate da tutte quelle luci puntate addosso.

Recentemente, la Johnson ha rivelato di essere andata in terapia per superare gli strascichi psicologici legati ai film delle “Cinquanta sfumature”.