Easy living La vita facile film: l'esordio dei fratelli Miyakawa
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Easy living – La vita facile: film d’esordio dei fratelli Miyakawa

Easy living – La vita facile: film d’esordio dei fratelli Miyakawa

Easy living La vita facile film

Easy living La vita facile film d’esordio per i fratelli Orso e Peter Miyakawa. Cognome giapponese, ereditato dal nono, ma italiani, portano sul grande schermo un tema molto delicato, quello dei migranti. I due registi hanno però scelto di non trattare questa tematica in maniera drammatica, bensì con la leggerezza della commedia; così da suscitare “non solo compassione ma anche ammirazione.”

In sala dal 24 settembre.

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Easy living La vita facile film: la trama

I protagonisti della storia narrata sono Don (Manoel Hudec), Camilla (Camilla Semino Favro) e Brando (James Miyakawa). Il primo è un maestro di tennis americano che vorrebbe fare il pittore e, nel frattempo, seduce signore over cinquanta. La seconda è una studentessa universitaria che contrabbanda medicinali. E poi c’è Brando, il più piccolo del trio, fratello quattordicenne di Camilla. I tre finiranno per essere uniti da una missione in comune: aiutare Elvis (Alberto Boubakar Malanchino) a varcare illegalmente il confine tra Italia e Francia, così da permettergli di raggiungere la moglie incinta.

IL TRAILER

Easy living – La vita facile affronta il tema dei migranti in maniera scanzonata, senza cadere nella retorica o nel sensazionalismo, senza per questo perdere di credibilità e sensibilità. È un film all’insegna della solidarietà ma anche dell’amicizia. Un invito alla riflessione tra momenti ironici e teneri.

Easy living La vita facile film: il cast

Orso Miyakawa, James Miyakawa, Camilla Semino Favro e Peter Miyakawa | Foto: Getty Images

Oltre ai registi, anche altri membri della famiglia Miyakawa hanno preso parte alla pellicola. La madre ha infatti curato la scenografia mentre James, il fratello più piccolo, è stato scelto per vestire i panni di Brando, uno dei quattro personaggi protagonisti. Il quarto fratello, Enzo, è stato invece messo alla produzione. Una piccola parte è andata anche al nonno, giornalista e amico di Kurosawa, giunto in Italia per un reportage e mai più ripartito perché innamoratosi di una donna, la loro futura nonna. La troupe, molto ristretta, era composta da sedici persone, tutti amici dei registi.

La pellicola è stata presentata al Toronto Film Festival.

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