Elio Germano Antonio Ligabue: l'attore romano nei panni dell'artista
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Elio Germano è Antonio Ligabue: l’attore romano nei panni dell’artista

Elio Germano è Antonio Ligabue: l’attore romano nei panni dell’artista

Elio Germano Antonio Ligabue

Elio Germano Antonio Ligabue: l’attore romano sarà al cinema dal 27 febbraio nei panni del pittore in Volevo nascondermi.

Un altro film biografico per Elio Germano, diretto da Giorgio Diritti, dopo aver interpretato San Francesco D’Assisi e Giacomo Leopardi.

Elio Germano Antonio Ligabue

Questa volta è Ligabue, in un film che vuole essere molto di più di un racconto biografico sulla vita dell’artista, calandosi in un’analisi introspettiva della società e del suo rapporto con la diversità.

Ligabue è stato un reietto, un emarginato, un “diverso”, riscattato dal suo stesso talento.
Per diventare Ligabue, l’attore romano si sottoponeva ogni giorno – come raccontato al Corriere della Sera – a ben 4 ore di trucco prostetico. Dalle guance alle rughe, passando per le orecchie, il naso e il collo. Tutto ad opera degli stessi professionisti che hanno trasformato Pierfrancesco Favino in Tommaso Buscetta.

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Germano ha inoltre dichiarato di essersi immedesimato in Ligabue perché anche lui è stato vittima di discriminazioni in passato. All’età di 14 anni, invece di giocare a calcio come gran parte dei suoi coetanei, si iscrisse a una scuola di recitazione; per questa scelta venne definito omosessuale, strano… Lui è andato dritto per la sua strada e il suo innato talento ha fatto il resto. Dagli scherni subiti al riscatto personale. Come Ligabue.

L’interpretazione di Giacomo Leopardi ne Il giovane favoloso di Mario Martone è valso a Germano un David di Donatello. Vedremo se anche questa nuova performance sarà fonte di premi. Sicuramente non mancheranno gli apprezzamenti di pubblico e critica.

Lo scorso ottobre, l’attore romano è stato protagonista su Netflix con il film L’uomo senza gravità, mentre il prossimo 16 aprile tornerà nelle sale con Favolacce. Quest’ultimo, diretto da Damiano e Fabio D’Innocenzo, è in concorso per l’Orso d’oro alla 70a edizione del Festival di Berlino, in programma dal 20 febbraio al primo marzo.

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