Film senza limiti è stato, per anni, uno dei maggiori siti di streaming illegale in circolazione. Vediamo cos’è cambiato a un anno dall’arresto del proprietario.
Il 20 aprile 2017 è stata confermata la condanna al titolare della pagina Film senza limiti, uno dei più popolari siti streaming in circolazione. Con un totale di circa 12.000 film e circa 1.500 serie televisivi, il sito era molto frequentato dal pubblico a casa, in virtù anche della totale gratuità del sito.
Trattandosi di streaming illecito, il sito è finito sotto l’occhio attento della Guardia di Finanza, che lo scorso anno ha arrestato e condannato il titolare. La condanna, ad opera della Guardia di Finanza di Arezzo, ha punito il proprietario del sito con 8 mesi di reclusione e 1720 euro di sanzione. Si tratta di una delle poche condanne decisive per il reato di pirateria in Italia. In questo caso il sito è stato determinato colpevole di violazione della legge sui diritti d’autore.
Sebbene i server con il materiale audiovisivo fossero dislocati all’estero, infatti, i gestori del sito sono italiani e i prodotti sono rivolti ad un pubblico italiano. Per questo motivo la questione è entrata a pieno titolo nella giurisdizione degli ufficiali italiani.
Film senza limiti: la situazione attuale
A un anno dalla condanna, il sito è ancora in funzione e continua ad ospitare numerosissimi titoli di prima visione. Oltre alla piattaforma in argomento, molti sono i siti web in cui è possibile vedere gratuitamente (senza blocchi né iscrizioni) migliaia di titoli. Questo dimostra che il pubblico continua a preferire simili modalità illecite di fruizione dei film rispetto alle proiezioni in sala.
Argine e contenimento a questo fenomeno sempre più dilagante, pare essere il crescente numero di piattaforme di streaming legale. Piattaforme come Netflix, Amazon, Hulu e Infinity, infatti, offrono un’alternativa lecita e conveniente allo streaming illecito, restando disponibili a grande parte del pubblico grazie a tariffe molto basse di iscrizione. Grazie a Kodi, di recente diffusione, è possibile inoltre organizzare tutte le piattaforme su un unico software e create una libreria digitale ordinata e personalizzata.
Speriamo che la diffusione sempre più capillare delle piattaforme streaming di nuova generazione possa arginare il fenomeno dello streaming illecito. E possa confermare l’affermarsi di una nuova modalità di fruizione, nel pieno rispetto dei diritti d’autore. Attenzione però che la crescente comodità dell’homevideo non svuoti completamente le sale di proiezione, ultimi baluardi contro una fruizione collettiva e condivisa del prodotto cinematografico.
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