For Sama film – Alla mia piccola Sama, nella versione italiana – è candidato agli Oscar come Miglior documentario. Diretto dalla regista siriana 26enne Waad al-Kateab ed Edward Watts, è stato premiato ai BAFTA.
Racconta la storia siriana in maniera estremamente personale, con la delicatezza e la tenerezza di una ragazza costretta dagli eventi a crescere in fretta.
For Sama film: la trama
Waad al-Kateab è una ragazza siriana di 26 anni. Quando scoppia la guerra civile, nel 2011, era una studentessa universitaria. Nel suo Paese, sull’onda delle primavere arabe, monta la protesa contro il regime di Bashar al-Assad: è l’inizio della più lunga e sanguinosa guerra civile della storia contemporanea. In molti scappano, non Waad al-Kateab, che decide di restare. Accanto a lei c’è Hamza, suo amico e uno dei pochi medici rimasti ad Aleppo.
In questo film documentario, che ha la forma di un video-messaggio, Waad racconta la sua vita. I tempi dell’università, l’incontro e il matrimonio con Hamza, lo scoppio della guerra civile, la nascita della piccola Sama, evento che non li ha convinti a lasciare il Paese, martoriato dai missili e dalle bombe. È proprio per il timore di non poter vedere crescere la figlia che Waad decide di lasciarle questa videolettera. Un gesto intimo, privato, impregnato di amore che si trasforma in una vivida testimonianza, una delle più forti che ci siano arrivate dall’inferno siriano.
Un racconto in prima linea di due genitori costretti, giorno dopo giorno, in una lotta per la sopravvivenza, e della loro piccola figlia, simbolo di tutti quei bambini siriani nati, cresciuti e morti sotto le bombe, nell’indifferenza del mondo.
La voce italiana è quella di Jasmine Trinca.
For Sama film è stato presentato al South by Southwest Film Festival e arriverà nelle sale italiane il prossimo 13 febbraio. Ha vinto come miglior documentario ai BAFTA, dove è stato nominato per altri tre premi: miglior film britannico, miglior film in lingua straniera e miglior esordio britannico da regista, sceneggiatore o produttore.
Il 9 febbraio concorrerà agli Oscar come miglior documentario.
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