Freddie Mercury solista: non solo i Queen nella carriera musicale di Farrokh Bulsara.
Noto come la voce iconica della celebre band britannica, Mercury realizzò anche due album da solista: “Mr. Bad Guy” e “Barcelona”. Pubblicati rispettivamente nel 1985 e nel 1988.
Freddie Mercury solista: gli album
Dopo undici album con i Queen (a cui ne seguiranno altri), nel 1985 Freddie Mercury pubblica un album da solista, intitolato “Mr. Bad Guy”. Tre anni dopo, dalla collaborazione con il soprano spagnolo Montserrat Caballé nasce un altro album senza i Queen, “Barcelona”.
Freddie Mercury solista in “Mr. Bad Guy”
Pubblicato il 29 aprile del 1985, questo album contiene alcune tracce scritte dallo stesso Mercury e in origine destinate all’album The Works, ma poi scartate dai Queen. Si tratta di canzoni meno conosciute ma non per questo meno belle. Tra i brani contenuti in “Mr. Bad Guy”, vi è anche “There Must Be More to Life Than This”, realizzato con Michael Jackson.
Lo stile dell’album è incentrato sul pop-dance, un genere non particolarmente in linea con la musica de Queen. Motivo per cui Mercury, appoggiato dal produttore Reinhold Mack, ha voluto esplorarlo in veste di solista.
I brani presenti: “Made in Heaven”, “I Was Born to Love You”, “Mr. Bad Guy”, “Let’s Turn It On”, “Foolin’ Around”, “Man Made Paradise”, “Your Kind of Lover”, “My Love Is Dangerous”, “Love Me Like There’s No Tomorrow”, “Living on My Own”.
Quest’ultima, pubblicata in una nuova versione nel 1993, ottenne un grandissimo successo tanto da generare un EP con sette remix della stessa traccia e due raccolte.
Freddie Mercury solista in “Barcelona”
Pubblicato nel 1988, questo album fu registrato proprio nel periodo in cui Mercury scoprì di essere sieropositivo. La diagnosi non gli portò via la passione per la musica, anzi, si buttò a capofitto nella realizzazione di “Barcelona”, con il soprano Montserrat Caballé, e successivamente di “Innuendo”, con i Queen, il suo ultimo lavoro prima della morte.
La versione originale conta 8 tracce: “Barcelona”, “La Japonaise”, “The Fallen Priest”, “Ensueño”, “The Golden Boy”, “Guide Me Home”, “How Can I Go On”, “Overture Piccante”.
Ne esistono varie versioni riarrangiate, come quella del 2012. Il singolo che dà il nome all’album è stato utilizzato come inno ufficiale dei Giochi Olimpici di Barcellona, nel 1992.
Risale al 1988 l’ultima apparizione pubblica di Mercury, quando salì sul palco accanto a Caballé per la promozione proprio di questo album. Dopodiché, l’inesorabile declino fisico e l’estremo saluto sulle note di “The show must go on”.
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