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Gli uomini d’oro al cinema, con Fabio De Luigi, Edoardo Leo e Giampaolo Morelli

Gli uomini d’oro al cinema, con Fabio De Luigi, Edoardo Leo e Giampaolo Morelli

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Gli uomini d’oro film diretto da Vincenzo Alfieri, con Fabio De Luigi, Edoardo Leo e Giampaolo Morelli: sarà nelle sale dal 7 novembre.

È tratto da una reale vicenda di cronaca risalente al 1996.

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Siamo a Torino. Giampaolo Morelli è Luigi, un impiegato postale deputato a guidare il furgone portavalori. È ormai prossimo alla pensione e già si vede trascorrere il resto della vita in Costa Rica. Il ministro Dini, però, infrange il suo sogno di gloria alzando l’età pensionabile di dieci anni. È a quel punto che Luigi capisce che l’occasione per svoltare ce l’ha sempre avuta sotto gli occhi: impossessarsi dei valori che trasporta per mestiere. Per mettere in atto un piano a regola d’arte, ha però bisogno di complici.

Faranno parte della banda: Luciano (Giuseppe Ragone), migliore amico di Luigi e quarantenne insoddisfatto; Alvise (Fabio De Luigi), collega di Luigi e sposato con Bruna (Susy Laude); Boutique (Gian Marco Tognazzi), couturier d’alta moda dalla doppia vita; il Lupo (Edoardo Leo), ex pugile e compagno di Gina (Mariel Gariga). Tutti vorrebbero mettere le mani sul bottino e sarà proprio la brama di denaro a trasformare il colpo in un gioco criminale molto pericoloso.

IL TRAILER

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Giuseppe Ragone, Gianmarco Tognazzi, Susy Laude, il regista Vincenzo Alfieri, Matilde Gioli, Mariela Garriga, Edoardo Leo, Giampaolo Morelli e Fabio De Luigi | Foto: Getty Images

Dilettanti allo sbaraglio che riescono a mettere in atto un colpo da 8 miliardi delle vecchie lire, tra rocamboleschi colpi di scena, di fortuna e sfortuna. Uomini che entrano nel mondo del crimine senza in realtà averne la totale consapevolezza. Una storia che prevede un finale del tutto inaspettato.

Vincenzo Alfieri rispolvera così un fatto di cronaca accaduto ventitré anni fa. Quando nella sede centrale delle Poste di Torino i dipendenti si rendono conto che nei sacchi provenienti dalle varie filiali ci sono banconote false, ritagliate dalle pagine del Topolino. Tra i soldi di carta viene ritrovato anche un pezzo della busta paga di uno degli autisti dei furgoni portavalori. Quando la polizia si reca a casa dell’indiziato numero uno, non trova né lui né la refurtiva, bensì una sveglia trafitta con il coltello.

È l’inizio di indagini che si riveleranno più complicate del previsto, con inimmaginabili colpi di scena. Gli uomini d’oro, che dà il titolo al film, è l’appellativo dato dai giornali alla banda.

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