I Mitchell contro le macchine trama del film d'animazione Netflix
telegram

I Mitchell contro le macchine: di cosa parla il film d’animazione Netflix

I Mitchell contro le macchine: di cosa parla il film d’animazione Netflix

I Mitchell contro le macchine trama

I Mitchell contro le macchine trama del nuovo film d’animazione disponibile su Netflix dal 30 aprile. Diretto da Mike Rianda e Jeff Rowe, è realizzato mediante la combinazione di due stili: uno classico dell’illustrazione con colorazioni fatte a mano; l’altro che si avvicina al realismo della computer grafica, tipico delle pellicole moderne.

Leggi anche: Monster: trama, cast e data d’uscita del nuovo film Netflix

I Mitchell contro le macchine trama

Il film d’animazione racconta la storia di Katie Mitchell, un’adolescente alternativa e creativa che viene ammessa nella scuola di cinema dei suoi sogni. La ragazza non vede l’ora di lasciare casa e unirsi agli altri studenti. In occasione dell’inizio delle lezioni, suo padre Rick insiste affinché tutta la famiglia la accompagni a scuola in un viaggio on the road. Così i Micthell al gran completo, con mamma Linda, l’eccentrico fratellino Aaron e persino Monchi, il buffo carlino grassottello, salgono in macchina per raggiungere la nuova scuola di Katie.

Ciò che non sanno è che in tutto il paese è in atto una rivolta tecnologica, e che loro si ritroveranno coinvolti in questa ribellione! Tutti gli oggetti tecnologici, dagli smartphone agli aspirapolvere Roomba, fino ai malvagi Furby, vengono ingaggiati con l’obiettivo di catturare ogni essere umano presente sul pianeta. A capo della ribellione c’è Pal, sistema operativo e assistente personale che si rifiuta di considerarsi oramai obsoleto. Con l’aiuto di due amichevoli robot fatiscenti, i Mitchell dovranno superare i loro problemi personali per risolvere quelli dell’intera umanità.

IL TRAILER

Il regista ha dichiarato di aver scritto la trama ispirandosi a una giornata fuori con i nipoti, grazie alla quale ha iniziato a pensare alla tecnologia come una lente con cui osservare le differenze generazionali. “In un mondo in cui la tecnologia sa fare le stesse cose di uomini e donne – ha sottolineato Rianda – sorge la domanda: ‘cosa significa essere umani?’”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA