Il diritto di opporsi storia vera: così come Richard Jewell di Clint Eastwood, anche il film diretto da Destin Daniel Cretton si basa su fatti realmente accaduti.

Interpretato da Michael B. Jordan, Jamie Foxx e Brie Larson, arriva nelle sale oggi, 30 gennaio.

Il diritto di opporsi storia vera

Il film è la trasposizione cinematografica di uno dei casi raccontati nel libro Just Mercy: a story of justice and redemption, scritto da Bryan Stevenson, avvocato e fondatore dell’Equal Justice Initiative. Il caso vede protagonista Walter McMilian – interpretato da Jamie Foxx -, un onesto lavoratore della cittadina di Monroeville, in Alabama.

Cresciuto nei campi di cotone, riuscì ad aprire una sua attività nel settore del legname. Una notte del 1987 venne fermato dalla polizia e arrestato per l’omicidio di una giovane donna bianca: fu l’inizio di un incubo. Il giudice lo condannò a morte, inasprendo il parere della giuria popolare che si era invece pronunciata per l’ergastolo.

Il caso mostrò fin da subito un gran numero di incongruenze, dagli interrogatori alle prove a sostegno della colpevolezza di McMilian, che si rivelarono fondate esclusivamente su un’unica testimonianza. Quella del pluripregiudicato Ralph Myers (Tim Blake Nelson). In seguito si scoprirà che Myers subì pressioni per accusare McMilian, in cambio di uno sconto di pena.

Alcuni anni dopo l’arresto, l’avvocato Bryan Stevenson – interpretato nel film da Michael B. Jordan – si recò in Alabama, abbandonando una promettente e ricca carriera nel Nord America per spingersi nel Sud degli Stati Uniti e occuparsi di casi di malagiustizia.

Stevenson spinse per riaprire il caso di McMilian, affiancato dalla collega e attivista Eva Ansley (Brie Larson). Nonostante lo scetticismo dello stesso McMilian, ormai rassegnato, Stevenson riuscì a far cadere le accuse contro il suo assistito.

Michael B. Jordan e Brie Larson | Foto: Getty Images

Il diritto di opporsi film

Il film di Cretton non è solo un legal drama ma tratta la vicenda mettendo in risalto il lato umano e l’importanza di non smettere mai di lottare per i diritti civili. I quali, anche se ottenuti dopo intense battaglie, continuano ad essere costantemente in pericolo.