L'ufficiale e la spia uscita: dal 21 novembre il film sull'Affaire Dreyfus
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J’accuse – L’ufficiale e la spia: dal 21 novembre al cinema il film sull’Affaire Dreyfus

J’accuse – L’ufficiale e la spia: dal 21 novembre al cinema il film sull’Affaire Dreyfus

L'ufficiale e la spia uscita

L’ufficiale e la spia uscita: arriverà nelle sale italiane il 21 novembre.

Vincitore del Gran premio della giuria alla 76a edizione della Festival del cinema di Venezia, il nuovo film di Roman Polanski è il terzo lungometraggio sull’affaire Dreyfus.

L’ufficiale e la spia uscita e trama

Louis Garrel è Alfred Dreyfus, capitano francese accusato ingiustamente di alto tradimento e di essere una spia dei tedeschi. Nel 1985 Dreyfus viene condannato all’esilio sull’Isola del Diavolo, al largo della Guyana francese. Nel cortile dell’École Militaire di Parigi c’è anche Georges Picquart (Jean Dujardin), ufficiale dell’esercito francese promosso a capo dell’unità di controspionaggio militare.

Durante tale incarico Picquart scopre che le informazioni continuano ad arrivare alle orecchie dei tedeschi, nonostante la condanna dell’unico sospettato. Ciò può significare una cosa sola: Dreyfus è innocente. Da tale convinzione partiranno le sue indagini. Picquart si ritroverà così contro il suo Paese e le sue stesse opinioni (non provava simpatia per gli ebrei), mosso unicamente dal desiderio di giustizia.

IL TRAILER

l'ufficiale e la spia uscita

Emmanuelle Seigner | Foto: Getty Images

L’affaire Dreyfus

L’affaire Dreyfus ha scosso la Belle Epoque francese, considerato ancor oggi uno dei più grandi scandali giudiziari, con l’aggravante dell’antisemitismo. All’epoca divise la Francia tra dreyfusard e antidreyfusard, ovvero tra coloro che credevano, rispettivamente, nell’innocenza e nella colpevolezza del militare ebreo.

Tra i primi ci furono numerosi intellettuali e artisti, come Édouard Manet e Marcel Proust. E ovviamente Émile Zola, autore del J’accuse, famosissimo pamphlet che dà il titolo al film. Si tratta di una lettera aperta indirizzata all’allora presidente della Repubblica francese Félix Faure, nella quale lo scrittore denuncia la persecuzione subita da Dreyfus e le reiterate irregolarità giudiziarie volte a insabbiare l’accaduto.

Il titolo italiano – L’ufficiale e la spia – si rifà invece a quello del romanzo storico di Robert Harris. È la seconda volta che Polanski si basa su un’opera di Harris: L’uomo nell’ombra è infatti l’adattamento cinematografico di The Ghostwriter.

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