L’uomo dai mille volti: il film ispirato al racconto non fiction Paesa, el espía de las mil caras di Manuel Cerdàn, che attinge a fatti realmente accaduti. Il regista spagnolo Alberto Rodríguez, infatti, nel 2016 ha realizzato El hombre de las mil caras (Spagna, 123 minuti), basandosi sul soggetto di tale non fiction. Il risultato? Una pellicola di genere drammatico in grado di tenere col fiato sospeso.
L’uomo dai mille volti: la trama
Dunque, la trama del film ruota attorno alla vicenda di Francisco (Paco) Paesa (Eduard Fernàndez). L’uomo è un ex agente segreto del governo spagnolo. A lui si deve l’aver coordinato la più importante operazione mai intrapresa, finora, contro l’ETA, un’organizzazione terroristica di origine basca. Tuttavia, coinvolto a suo malgrado in un caso di estorsione, si trova costretto ad abbandonare il paese, tradito dallo stesso sistema di cui un tempo lui stesso faceva parte. Al suo ritorno, Paco non sarò, però, lo stesso uomo di prima.
Luis Roldá, ex direttore generale della Guardia Civile, un giorno, gli domanda udienza. Questi, insieme alla moglie Nieves Fernández Puerto, arrivano ad offrigli addirittura un milione di dollari, in cambio del suo coinvolgimento in un certo “progetto”. L’uomo accetterà, ben felice di portare avanti la propria personale vendetta contro il governo per il quale aveva così duramente lavorato un tempo.
L’intera storia viene narrata dal punto di vista di Jesús Camoes, un aiutante di Paesa. Scelta saggia, perché anche per lui le azioni e le decisioni della ex spia spagnola, alle volte, risultano incomprensibili e imprevedibili. Questo, chiaramente, aumenta la suspense da parte degli spettatori.
L’uomo dai mille volti: il lavoro di ricerca nascosto dietro al film
Autore della sceneggiatura è, in parte, lo stesso regista, che l’ha realizzata con l’aiuto di Rafael Cobos. Tra l’alto, infatti, non era questa la prima volta che i due lavoravano insieme. Alla loro penna si devono le trame di Unit 7 e La isla minima, entrambe opere di ambientazione poliziesca. Dopo di che, eccoli dedicarsi a una trama sfocia nell’intrigo internazionale.
Bisogna ammirare i due autori per il lungo e complesso lavoro di ricerca che hanno messo in atto, ai fini di ricostruire la storia di Paco che intendevano narrare, esattamente così come era accaduta. Tuttavia, tale operazione si è rivelata concretamente impossibile, tanto da costringerli a trasporre sullo schermo quella che è, semplicemente, la loro versione dei fatti.
Ma, indubbiamente, hanno saputo rendere giustizia al personaggio di Paesa, uomo la cui figura, anche nella realtà, rimane a oggi una delle più inafferrabili e contraddittorie della storia spagnola contemporanea.
Il montaggio incalzante, il susseguirsi di location e personaggi diversi, coinvolge lo spettatore in un’atmosfera intrisa di inquietudine e paranoia.
Se ancora non l’avete visto, L’uomo dai mille volti è disponibile in straming su Netflix.
Buona visione!
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