Manhattan Woody Allen: il film del 1979 capolavoro del regista. Proprio così: in questo articolo vogliamo spendere qualche parola su questa pellicola eccezionale. Si tratta del nono lungometraggio di Allen. In questo, è possibile rintracciare quella passione totalizzante, propria di Interiors (ancora da girare) e la satira collaudata in Io e Annie (1977). Insomma, ci si trova davanti a una commedia dolce amara, intensa, complicata, come molte opere del cineasta.
Verrà presentato, nella sezione fuori concorso, al 32° Festival di Cannes. Sarà in lizza per ben 3 premi Oscar e un Golden Globe. Otterrà un premio ai Nastri d’Argento.
Nonostante l’intrecciarsi delle relazioni tra i caratteri essenzialmente particolari – e un po’ nevrotici – domini la scena, la vera protagonista della pellicola è lei, la città: Manhattan.
Ma vediamo più da vicino di cosa parla questo film.
Manhattan Woody Allen: la trama
Manhattan Woody Allen. Protagonista della vicenda (interpretato dallo stesso Allen) è lo sceneggiatore per la tv Isasc Davis, detto Ike. L’uomo, 42 anni, ha alle spalle ben due matrimoni falliti: fresco di divorzio, ora vive a Manhattan insieme alla diciassettenne Tracy (Mariel Hemingway), con la quale ha una relazione. Ike ama profondamente la città dove vive, tanto da volerne trarre l’ambientazione per il suo primo romanzo.
Un giorno, Ike conosce la bellissima giornalista Mary (Diane Keaton), amante del suo migliore amico, Yale (Michael Murphy). Mary, di primo acchito, sembra troppo spocchiosa e piena di sé a Isaac. Tuttavia, quando la incontrerà di nuovo a una festa, i due iniziano a legare.
Intanto, alla giovane Tracy viene offerta la possibilità di frequentare uno stage a Londra, della durata di sei mesi. Prega Ike di andare con lei, dal momento che questi, in un momento d’ira, si è licenziato. Tuttavia, l’uomo rifiuta: sapeva che la differenza di età e molto altro non avrebbe fatto durare la loro relazione.
Anche tra Mary e Yale è finita. Così, Isaac e la dona finiscono per vedersi sempre più spesso e innamorarsi. Ma l’idillio è destinato a breve durata. Non è passato che qualche mese ma Mary decide di tornare insieme al suo ex, il quale ha finalmente lasciato la moglie. Allora, lo sceneggiatore si rende conto di quanto gli manchi la sua Tracy. Arriva giusto in tempo: sta partendo per l’Inghilterra. Ike non può far altro che pregarla di restare, per lui. Ma non otterrà la risposta che si aspettava…
Manhattan Woody Allen: curiosità
Woody Allen decide di girare questo film in bianco e nero. Infatti, è così che Woody la rivedeva nei suoi ricordi da bambino. In accordo con il direttore della fotografia, Gordon Willis, la pellicola verrà realizzata su schermo panoramico. Ecco allora, che la città di Manhattan emerge dai chiari scuri, in tutto il suo aspetto “decadente“.
Fino a qualche anno fa non lo si sapeva, ma la vicenda sentimentale tra Ike e Tracy riprende direttamente un’esperienza biografica dell’attore e regista. Infatti, il personaggio femminile sarebbe ispirato all’attrice Stacey Nelkin, che aveva la stessa età di Tracy quando i due stavano insieme. Al momento, il regista si trova lui stesso sotto i riflettori, a proposito di presunti comportamenti sconvenienti rivolti a minorenni.
Inoltre, lo stesso regista ha dichiarato che l’idea di realizzare questo film partì dalle suggestioni evocategli dalla musica di George Gershwin. Infatti, la colonna sonora che accompagna la vicenda è opera del musicista statunitense, i cui brani sono eseguiti dalla Filarmonica di New York e da quella di Baffalo.
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