Mondocane film con Alessandro Borghi al Festival di Venezia 2021
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Mondocane: il nuovo film con Alessandro Borghi al Festival di Venezia 2021

Mondocane: il nuovo film con Alessandro Borghi al Festival di Venezia 2021

Mondocane film

Mondocane film con Alessandro Borghi, opera prima del regista Alessandro Celli. Presentato in concorso alla 78esima edizione del Festival di Venezia, nel corso della 36a Settimana Internazionale della Critica, arriverà nelle sale cinematografica il prossimo 3 settembre.

Mondocane film: trama e cast

La pellicola è ambientato in un futuro non troppo lontano dai giorni nostri, in cui Taranto è diventata ormai una città fantasma, cinta dal filo spinato, dove nessuno, nemmeno la Polizia, si azzarda a entrare. Al suo interno, sono rimasti i più poveri, alle prese con una vita misera e violenta, mentre una gang criminale, le Formiche, capeggiate dal carismatico Tescacalda (Alessandro Borghi) si contende con un’altra gang il controllo del territorio.

Pietro e Christian, due giovani orfani di 13 anni cresciuti insieme, hanno un sogno in comune: vorrebbero entrare nella gang. Pietro è detto Mondocane, perché è riuscito ad affrontare e superare la prova d’accettazione della gang; al contrario di Christian, che per il suo insuccesso viene deriso dal gruppo e soprannominato Pisciasotto. È a questo punto che il rapporto tra i due amici fraterni si incrina.

Nel cast anche Barbara Ronchi, Ludovica Nasti, Josafat Vagni e Federica Torchetti.

Alessandro Celli, oltre ad aver diretto il film, ne ha curato anche la sceneggiatura insieme ad Antonio Leotti. La pellicola è prodotta da Matteo Rovere, che ha diretto Alessandro Borghi ne Il Primo Re.

Mondocane film

Alessandro Borghi, Kasia Smutniak e Patrick Dempsey | Foto: Getty Images

Tra i lavori più recenti dell’attore romano ricordiamo la serie Diavoli, che ha segnato il suo debutto in un progetto dal respiro internazionale. Per quanto riguarda il grande schermo, oltre a Mondocane di Alessandro Celli, segnaliamo Supereroi di Paolo Genovese; Delta di Michele Vannucci; Diversamente di Max Nardari.

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