Quentin Tarantino porta sul grande schermo l’America di fine anni ’60 e uno dei più cruenti episodi di cronaca nera del secolo scorso. Il suo nono film, C’era una volta… a Hollywood, con protagonisti Leonardo DiCaprio e Brad Pitt, parla dell’efferata strage per mano della setta di Charles Manson, in cui perse la vita Sharon Tate e altre quattro persone. Sharon Tate era incinta, all’ottavo mese di gravidanza.
Sharon Tate: carriera e vita privata
Nata a Dallas nel 1943, visse in varie città, tra cui anche Verona, spostamenti legati alla carriera militare del padre. Dopo piccoli ruoli in tv e sul grande schermo, nel 1965 ottenne la sua prima parte importante nel film Cerimonia per un delitto.
Fu in questo stesso periodo che avvenne l’incontro con Roman Polanski, che la scelse per il suo film Per favore, non mordermi sul collo!. I due convolarono a nozze nel 1968, a Londra.
Il matrimonio incrementò notevolmente l’attenzione dei media su Tate, che quello stesso anno si fece notare sul grande schermo con La valle delle bambole. Tale interpretazione le valse la nomination a Golden Globe come Attrice rivelazione dell’anno.
La sua carriera e le gioie della vita privata furono bruscamente interrotte. L’ultimo film, uscito postumo, fu Una su 13.
Sharon Tate: la morte
Quel 9 agosto 1969 Sharon Tate, attrice e moglie del regista Roman Polansky, si trovava nella sua villa nel lussuoso quartiere di Cielo Drive, a Los Angeles. Con lei c’erano Jay Sebring, noto parrucchiere di Hollywood, Wojciech Frykowski e la sua fidanzata Abigail Folger.
I seguaci della Manson Family entrarono in azione intorno alla mezzanotte, armati di pistole e coltelli, con l’ordine, dato da Charles Manson in persona, di uccidere nella maniera più cruenta possibile.
Il primo a perdere la vita fu un giovane ragazzo che Charles Watson, Susan Atkins, Patricia Krenwinkel e Linda Kasabian incontrarono nel vialetto della villa. Si trattava di Steven Parent, un venditore porta a porta di appena 18 anni. Quando la banda fece irruzione in casa, gli ospiti stavano dormendo. Furono portati tutti in soggiorno, chi legato per i polsi, chi per il collo, nel caso di Tate e Sebring.
Il primo ad essere ucciso fu Sebring: gli spararono un colpo di pistola e poi lo accoltellarono più volte. Dopo vennero uccisi Frykowski e la sua fidanzata, il primo con l’arma da fuoco, la seconda a coltellate. L’ultima ad essere pugnalata a morte fu Tate, uccisa con 16 coltellate.
Gli assassini, prima di andarsene, scrissero sulla porta di ingresso la parola “pig” utilizzando un asciugamano sporco di sangue.
Il regista Roman Polansky non era presente al momento della strage perché si trovava a Londra per lavoro.
La scia di sange continuò la notte seguente, quando la Manson Family uccise altre due persone, l’imprenditore Leno LaBianca e sua moglie Rosemary, colpiti decine di volte con una forchetta.
Oggi Sharon Tate avrebbe 76 anni. Nel film di Tarantino, C’era una vola… a Hollywood, è Margot Robbie a vestire i suoi panni.
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