Pathfinder – La leggenda del guerriero vichingo è un film del 2007 di Marcus Nispel. Si tratta di una pellicola d’azione e di avventura, le cui vicende si snodano all’interno del contesto storico della civiltà vichinga. Inoltre, l’opera, a detta del regista, sarebbe vagamente ispirata al film L’arciere di ghiaccio (1987) del norvegese Nils Gaup.
Pathfinder – La leggenda del guerriero vichingo: la trama
Ci troviamo in Nord America, in un tempo indefinito di un passato molto lontano. Il protagonista della storia è il giovane Ghost (Karl Urban), figlio del capotribù di una banda di berserker vichinghi, i quali vogliono acquisire nuovi territori a svantaggio delle popolazioni locali. Assistiamo a una serie di sanguinose battaglie e a molti massacri. Tuttavia, una terribile tempesta distrugge la loro flotta: Ghost è l’unico sopravvissuto.
Il ragazzo, allora, viene salvato da una donna indigena, che riesce a farlo accettare dalla propria comunità, che acconsente a crescerlo come se fosse uno di loro. Raggiunta l’età giusta, Ghost vorrebbe diventare un guerriero, come i suoi coetanei, ma il capotribù gli consiglia, prima, di affrontare i demoni del suo passato. Solo allora potrà andare avanti e iniziare la sua nuova vita da adulto.
Un giorno, una nuova e terribile orda di Vichinghi giunti dalla Scandinavia giunge in quei luoghi: Ghost, scorgendo le navi all’orizzonte, tenta di avvertire la sua nuova famiglia. Ma arriva troppo tardi: trova l’intero villaggio distrutto e tutti morti. Catturato, i vichinghi lo riconoscono e vorrebbero reintegrarlo nelle loro fila. Ma il guerriero riesce a fuggire e a recarsi in un insediamento vicino. Qui, chiede a tutti di fuggire, ma i guerrieri indigeni insistono: vogliono combattere.
A questo punto Ghost decide di battersi anche lui contro gli invasori per capire, in definitiva, a quale dei due popoli appartiene veramente. Trappole, scontri faccia a faccia e pericolosi inganni. Così la vicenda si snoda lungo la parte conclusiva della pellicola. Alla fine, Ghost capirà qual è la sua vera famiglia.
Pathfinder: la grapich novel
In concomitanza con l’uscita del film, la Dark House Comics ha deciso di realizzare una graphic novel ispirata agli eventi e al protagonista de La leggenda del guerriero vichingo.
Le tavole del fumetto sono realizzate dall’artista Christopher Shy. Per quanto riguarda i dialoghi, invece, troviamo che questi escono direttamente dalla penna di Laeta Kalogridis, autrice del soggetto e della sceneggiatura del film. Un nome d’eccezione, se pensiamo che la scrittrice ha firmato script come quello de I guardiani della notte di Timur Bekmambetov, Alexander di Oliver Stone oppure Shutter Ilsand di Martin Scorsese.
Pathfinder: un successo solo potenziale
Sfortunatamente, questo non può certo essere definito il capolavoro del regista del remake di Non aprite quella porta. Infatti, sia la critica che il pubblico hanno accolto negativamente la pellicola. In primis, troppo sangue; forse proprio sulla scia del film precedente di Nispel. Un’inattendibilità storica che, diciamocelo, ci può stare, in cambio di una trama ben strutturata.
Invece, anche quella manca: la storia è del tutto prevedibile, e priva di pathos. Il protagonista, poi, è il prodotto di una serie di clichès che non reggono. Alla fine, sarà comunque in grado di sgominare i nemici, trovare l’amore della sua vita, noncurante delle decine e decine di vittime che ha lasciato alle proprie spalle.
Nispel ci riproverà, nel 2011 con Conan the Barbarian, purtroppo con un risultato molto simile al precedente.
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