Profumo Johnny Depp: l’attore è stato scelto da Dior per il nuovo Sauvage.
François Demachy ha realizzato questa fragranza ispirandosi a un uomo affascinante, solitario e dal carattere deciso. La scelta del testimonial è caduta, non a caso, su Johnny Depp.
Profumo Johnny Depp Dior Sauvage
Si tratta della seconda volta per l’attore di “Animali Fantastici – I segreti di Grindelwald”. Già nel 2015, Dior aveva scelto Johnny Depp come testimonial, prima volta in assoluto per lui nell’arco della sua carriera. Dopo Sauvage Eau de Toilette, ora Sauvage Eau de Parfum.
La nota dominante di questa fragranza resta la stessa, l’Ambroxan, ma la formula è stata rivisitata quasi interamente. Come ha spiegato il suo ideatore, François Demachy, l’obiettivo era creare un profumo intenso ma senza rafforzarlo esageratamente, bensì “aprirlo” e renderlo più profondo.
Le note di testa, tra cui spicca il bergamotto, regalano una ventata di freschezza. L’intensità cresce con la sensualità del distillato di ambra grigia, fino a raggiungere le note più profonde di pepe di Sichuan, lavanda e patchouli.
Profumo Johnny Depp: la campagna pubblicitaria
Intervistato da GQ Italia, l’attore ha dichiarato di rispecchiarsi completamente nel profumo e nella campagna pubblicitaria realizzata da Jean-Baptiste Mondino. In particolare nel simbolo di questa campagna: il lupo. Come questo animale, anche lui si definisce un essere solitario. A differenza di quel che può sembrare, Depp ha rivelato di essere il contrario di quello che siamo soliti osservare sul grande schermo.
Se i suoi personaggi sono spesso “sopra le righe”, eccentrici, senza limiti, il Johnny Depp della vita reale è una persona timida che ama stare nell’ombra. La celebrità che lo avvolge da anni è difficilmente associabile – spiega – alla sua indole. Molto più vicina a quella del lupo, che si isola per scelta.
Dentro i suoi personaggi si diverte, si lascia andare e riesce a sentirsi completamente a suo agio, ma fuori dal set – ha spiegato – lo imbarazza persino un semplice brindisi in pubblico.
Chi lo avrebbe mai detto?
© RIPRODUZIONE RISERVATA