Red Notice Netflix annulla le riprese in Italia per il Coronavirus
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Red Notice: Netflix annulla le riprese in Italia per il Coronavirus

Red Notice: Netflix annulla le riprese in Italia per il Coronavirus

Red Notice Netflix

Red Notice Netflix: annullate le riprese in Italia a causa del Coronavirus. L’emergenza sanitaria in Italia sta impattando gravemente anche sul settore cinematografico. E non solo per le sale chiuse o vuote in gran Parte del nostro Paese. Netflix ha infatti annunciato di essere alla ricerca di nuove location per le riprese del film con Dwayne Johnson, Ryan Reynolds e Gal Gadot.

Red Notice Netflix

Diretto da Rawson Marshall Thurber, sarà girato principalmente negli studios di Atlanta, dove sono state ricostruiti sia gli ambienti interni che alcuni ambiente esterni presenti nel film. La storia porta però i protagonisti in giro per il mondo e tra i Paesi toccati ci sarebbe dovuta essere anche l’Italia. Il progetto prevedeva infatti di girare alcune scene tra i colli romani e la Sardegna, ma l’emergenza Coronavirus ha scompaginato i piani. Dal momento che non è possibile prevedere quando la situazione tornerà alla normalità, Netflix ha deciso di studiare una soluzione alternativa, lontana dall’Italia.

I 160 milioni di dollari stabiliti per la sua realizzazione fanno di Red Notice il film più costoso targato Netflix. Va da sé che non sono ammessi ritardi e rinvii che, oltre a uno slittamento dell’uscita nelle sale, comporterebbero pure un aumento dei costi.

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Foto: Getty Images

Netflix non è l’unica industria cinematografica ad aver annullato le riprese nel nostro Paese. Anche la Paramount ha preso una decisione simile rinviando a data da destinarsi le riprese di Mission Impossible 7, che avrebbero avuto luogo a Roma e a Venezia.

Si tratta di un’altra grande perdita per l’Italia in termini economici. Insieme ai voli cancellati, l’agonia delle attività di ristorazione, l’annullamento di grandi eventi culturali, dà l’idea del difficile momento che stiamo attraversando, i cui effetti non si esauriranno una volta terminata la fase acuta dell’emergenza. Purtroppo.

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