Ride è un film del 2018 diretto da Valerio Mastandrea (da non confondere con l’omonima pellicola thriller-action, distribuita sempre del 2018 da Lucky Red, diretta da Jacopo Rondinelli, con protagonisti Lorenzo Richelmy e Ludovic Hughes).

E’ un film drammatico prodotto in Italia e distribuito da 01 Distribution. Nel cast troviamo Chiara Martegiani (Carolina), Renato Carpentieri (Cesare), Arturo Marchetti (Bruno), Stefano Dionisi (Nicola), Milena Vukotic (Ada), Silvia Gallerano (Sonia), Emanuele Bevilacqua (Aldo), Milena Mancini (Marta), Giordano De Plano (Paolo), Mattia Stramazzi (Ciccio), Walter Toschi (Ictus), Giancarlo Porcacchia (Morbido) e Lino Musella (Mauro).

Qual è la trama di Ride di Valerio Mastandrea?

Foto Instagram @valeriomastandrea

Ride, trama

La trama di Ride inizia in una domenica di maggio. A casa di Carolina scatta il conto alla rovescia. Lunedì bisognerà partecipare pubblicamente ai funerali di Mauro Secondari. Funerali a cui parteciperà la maggior parte degli abitanti della cittadina in cui Carolina vive e con cui Carolina dovrà confrontarsi, suo malgrado. Mauro era un giovane operaio. Morto per un disgraziato incidente sul lavoro nella fabbrica in cui hanno lavorato almeno tre generazioni degli abitanti della piccola comunità sul mare. E Carolina era la sua compagna.

Da quando Mauro è prematuramente scomparso, la donna è rimasta totalmente sola. Con un figlio di dieci anni di cui occuparsi. E a cui dover spiegare perché il padre, improvvisamente, non c’è più. Ma non è tutto. Carolina sa perfettamente quello che dovrebbe provare, sa che dovrebbe essere prostrata dal dolore, distrutta dalla tragedia, incredula e attonita dell’accaduto, sa quello che ci si aspetta da lei, ma anche se sono passati già sette giorni dalla morte di Mauro, non riesce a piangere e non è nemmeno impazzita dal dolore. Per Carolina non sembra essere cambiato niente da prima, non ha versato ancora neanche una lacrima per la morte di Mauro.

Carolina si sforza, cerca di reagire e di fare del suo meglio, ma non riesce proprio ad appropriarsi di quel senso di tragedia che tutti si aspettano da una giovane vedova in lutto, sentimento che la potrebbe far sentire una persona normale, come tutte le altre. Il funerale si avvicina, Carolina è perfettamente consapevole che tutti attendono di trovarsi dinanzi una donna distrutta dal dolore: non deve deludere nessuno, neppure se stessa.

Riuscirà ad apparire come tutti si aspettano? E perché non riesce a provare nulla? Questa assenza di dolore è, essa stessa, una manifestazione di dolore? E cosa accadrà quando questo dolore troverà una via per uscire fuori?