Scary stories to tell in the dark film co-sceneggiato e prodotto dal premio Oscar Guillermo del Toro. Da oggi, 24 ottobre, nelle sale italiane. Giusto in tempo per Halloween.
Scary stories to tell in the dark
Ed è proprio nella notte di Halloween che sono ambientante le avventure di un gruppo di adolescenti. In un anno, il 1968, segnato da grandi sconvolgimenti ed episodi violenti. Un contesto socio-politico fa quindi da sfondo a un film horror ispirato all’omonima antologia scritta da Alvin Schwartz e illustrata da Stephen Gammell. Tre volumi, editi tra il 1981 e il 1991, che raccolgono brevi storie dell’orrore, frutto di leggende metropolitane e folklore dell’America del Novecento.
Scary stories to tell in the dark film: come è nato
Il film diretto da André Øvredal non ha però forma antologica. Prende e mette insieme alcune storie dell’antologia di Schwartz, creando un unico filone narrativo.
Gli sceneggiatori – Dan e Kevin Hageman – sono stati chiamati da Del Toro a leggere i racconti di Schwartz, individuando quelli da poter adattare. Insieme al regista hanno poi scelto le storie che avrebbero potuto riscuotere maggiore successo tra i giovani. Infine, è stato definito il mondo per unire i racconti un’unica trama.
Scary stories to tell in the dark film: la trama
I protagonisti, Stella (Zoe Colletti), Ramon (Michael Garza), Chuck (Austin Zajur) e Auggie (Gabriel Rush), vivono nella piccola cittadina di Mill Valley. Qui, ormai da generazioni, serpeggia la leggenda dei Bellows, la cui inquietante dimora sorge ai margini della città.
Si narra che Sarah Bellows, la pecora nera della ricchissima famiglia, vivesse segregata nei sotterranei, sottoposta all’elettroshock. Sempre secondo la leggenda, la giovane esorcizzava la sua straziante esistenza dedicandosi alla scrittura di racconti di paura, raccolti in un’antologia. Infine, accusata dell’omicidio di vari bambini – e di usare il loro sangue per scrivere i suoi racconti – si tolse la vita.
Un giorno, i quattro adolescenti decidono di entrare nella villa, imbattendosi in strani eventi ed entrando in possesso del manoscritto di Sarah, che Stella decide di portare via. Ben presto inizieranno a verificarsi inquietanti avvenimenti, come se le storie presenti nel libro prendessero vita. Dalla cittadina cominciano a sparire ragazzi i cui nomi compaiono nelle storie di Sarah e i quattro amici si convincono sempre più che non possa essere una coincidenza. Il terrore aumenta quando scoprono che anche i loro nomi compaiono nelle storie.
Scary stories to tell in the dark film: l’impronta di Guillermo del Toro
Le avventure inquietanti con protagonista un gruppo di adolescenti non può non riportare alla mente Stranger Things o altri titoli ispirati ai romanzi di Stephen King. La storia, in effetti, non batte un sentiero sconosciuto ma è ben congegnata, e l’estro di Guillermo del Toro è evidente.
Il regista ha definito Scary stories to tell in the dark un film horror in cui “ti diverti ad essere spaventato”. Quel genere horror che non appartiene al filone in cui la paura ti attanaglia l’anima, bensì “ti porta sulle montagne russe”. In un continuo sbalzo di emozioni.
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