Stanley Kubrick Arancia Meccanica: era il 1971 quando uscì uno dei film più criticati di tutti i tempi. Un attacco alla società infarcito di becera violenza che impatta sul telespettatore, il quale, seppur profondamente scosso dalla crudezza delle scene, non riesce a staccarsi dallo schermo.
Stanley Kubrick Arancia Meccanica
A tre anni di distanza da 2001: Odissea nello spazio, Stanley Kubrick realizza un altro capolavoro cinematografico. Criticato, censurato, applaudito, Arancia Meccanica è senza dubbio un cult. Difficile inquadrarlo in un genere specifico, data la sua particolarità. Ed è altrettanto difficile estrapolare il reale significato da tutta quella violenza.
La trama
Il film si apre con il primo piano di Alex DeLarge (Malcom McDowell), un giovane senza arte né parte, dalle (mono) ciglia finte, gli occhi blu e un sorriso ambiguo. Alex è a capo di una banda, i drughi, di cui fanno parte Pete, Dim e Georgie. Nella scena iniziale sono seduti al Korova Milk Bar, dove si ritrovano prima o dopo i loro misfatti, a sorseggiare il Lattepiù, ovvero latte “corretto” con anfetamina. La quiete prima della tempesta.
Negli istanti successivi, il film catapulta il telespettatore in un’inaudita violenza, che sia perpetrata ai danni di un barbone ubriaco, una banda rivale o di una donna, è sempre l’efferatezza a farla da padrone. Dopo l’ennesimo misfatto, però, Alex viene tradito dalla banda e arrestato.
Condannato a 14 anni di detenzione, verrà in seguito scelto dal Ministro degli Interni per sperimentare il “trattamento Ludovico”. Vista come un’occasione da prendere al volo, data la conseguente riduzione della pena, si rivelerà una vero e proprio programma di tortura mascherato da cura rieducativa. Alex, legato a una sedia e con delle pinze che gli impediscono di chiudere gli occhi, è costretto alla visione di lungometraggi colmi di violenza.
Da carnefice a vittima. Lo spettatore si ritrova intrappolato nella compassione verso un personaggio odiato fino alla scena precedente.
Nonostante le agghiaccianti metodiche, il metodo Ludovico ha successo. Espiata la sua pena, Alex subirà però le vendette dei suoi ex compagni e di alcuni perseguitati, fino a tentare il suicidio.
Stanley Kubrick Arancia Meccanica: il significato
Buñuel lo definì “l’unico film capace di spiegare davvero cosa sia il mondo moderno”. Individuarne il significato non è affatto facile. L’intento di Stanley Kubrick è quello di criticare l’operato sovversivo delle istituzioni che, per tenere a bada la violenza, soffocano il libero arbitrio dei cittadini. Cittadini che, dal conto loro, sono sempre più inclini a comportamenti deplorevoli.
Il degrado in cui versano le nuove generazioni viene sottolineato estremizzandone i comportamenti e dando libero sfogo agli istinti più animaleschi. È una condanna della violenza che passa attraverso l’utilizzo, o meglio l’abuso, della violenza stessa.
L’intero film è impregnato di satira. Dai costumi alle musiche, fino ai Drughi che diventano poliziotti, un lavoro definito come “il più adatto a loro”.
Non sorprende che, all’epoca, questo film lasciò dietro di sé una lunga scia di polemiche.
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