Unorthodox serie Netflix: è una delle novità del mese di aprile, disponibile sulla piattaforma streaming.
Ispirata a una storia vera, questa miniserie televisiva ha messo d’accordo pubblico e critica. Sceneggiatura e regia sono stati promosse a pieni voti, così come l’interpretazione della protagonista Shira Haas, nei panni di Esther “Esty” Shapiro.
La prima stagione è composta da quattro episodi, ognuno di circa 50 minuti.
Un rapido ma intenso tuffo nella comunità ebraica ultra-ortodossa, alla scoperta di tradizioni, usi e costumi in genere poco noti.
Unorthodox serie Netflix: la trama
Shira Haas è Esty, una ragazza di diciannove anni di fede ultra-ortodossa chassidica che vive nel quartiere di Williamsburg, a Brooklyn. Qui è costretta a seguire i rigidi dettami della comunità. Queste regole secolari colpiscono soprattutto le donne: non possono leggere la Torah, accedere agli studi o lavorare. Anche l’aspetto fisico è soggetto a restrizioni: braccia e gambe non possono stare scoperte e i capelli, rasati, devono essere protetti da un copricapo o da una parrucca, la Sheitel.
Dopo un anno di matrimonio combinato con Yanki, Esty si sente totalmente asfissiata dalla sua stessa vita. Il legame infelice e il dovere di concepire la convincono a scappare a Berlino, nella speranza di rifarsi una nuova vita. Con l’aiuto di un’amica e pochi soldi in tasca, decide di volare alla volta dell’Europa, laddove vive sua madre, anche lei fuggita dalla comunità anni prima. A Berlino viene accolta da un gruppo di musicisti ma il suo passato la raggiunge. Suo marito Yanky, su ordine del rabbino, si reca a Berlino con suo cugino, per trovarla e riportarla a casa.
La miniserie è parzialmente ispirata all’autobiografia Ex ortodossa. Il rifiuto scandaloso delle mie radici chassidiche di Deborah Feldman, che preso parte alla sceneggiatura. La storia narrata in Unorthodox segue le vicende della Feldman ma non le riporta fedelmente. Ad essere basati sul libro sono soprattutto i flashback.
Il merito più grande da attribuire a questa miniserie è quello di riuscire a trasportarci in un mondo, quello ebreo ultra-ortodosso, estremamente curato nella sua rappresentazione. A partire dalla lingua. Unorthodox è infatti girata in yiddish, arcaico dialetto giudaico-tedesco. È la prima volta che questo dialetto viene usato in una serie televisiva.
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