Venom 2018 è il primo film dedicato a Venom, il simbionte alieno acerrimo nemico di Spieder-Man.

Venom, interpretato dal candidato all’Oscar Tom Hardy, è l’antieroe protagonista dei fumetti realizzati da David Michelinie e Todd McFarlane. Pur facendo parte dell’universo Marvel, questo film è il primo ad essere firmato unicamente Sony.

Venom 2018: la trama

Tom Hardy è il giornalista Eddie Brock che, nel tentativo di rilanciare la sua carriera, sta indagando sulla Life Foundation, un’ambigua organizzazione. Carlton Drake (Riz Ahmed), CEO dell’organizzazione, sta tentando di trovare un ospite umano per i simbionti alieni importati da una missione spaziale, senza ottenere il risultato sperato poiché le cavie muoiono una dopo l’altra. Brock, intervistando Drake, cerca di saperne di più ma viene allontanato e persino licenziato dal giornale per cui lavora.

Non solo. Anche la sua fidanzata, Annie Weyng (Michelle Williams), perde il lavoro e decide di lasciarlo. Lo sconforto e le difficoltà economiche piombano sul reporter, fino a quando ha l’occasione di intrufolarsi nel laboratorio della Life Foundation.

È qui che entra in contatto con l’entità aliena. Sarà proprio Eddie a diventare l’ospite perfettamente compatibile, quello che il parassita alieno stava cercando. Inizialmente, la convivenza non sarà facile, ma poi imparerà a convivere con Venom.

Michelle Williams | Foto: Getty Images

Chi è Venom?

Conosciamo meglio questo antieroe.

Venom non è un vero e proprio personaggio e prima di assumere questo nome era semplicemente un costume. Un costume alieno e senziente, per meglio dire. In un’avventura del 1984, infatti, sostituiva la normale tenuta di Spider-Man, esaltando il suo lato oscuro.

Venom è un simbionte alieno che, per sopravvivere, ha bisogno di un ospite compatibile. Oltre a Peter Parker, Venom si è impossessato di Eddie Brock nel fumetto realizzato da David Michelinie e Todd McFarlane.

Non è la prima volta che Venom appare sul grande schermo. È già successo in Spider-Man 3, interpretato da Topher Grace, ma non ci fu un reale approfondimento del personaggio. Obiettivo, invece, della pellicola di Ruben Fleischer. Il film, però, non riesce appieno nell’intento, finendo per rappresentare solo in parte il potenziale del celebre nemico dell’Uomo Ragno.

Il film appare eccessivamente frenetico, deludente tanto nella trama quanto negli effetti speciali. Non mancano le note di ironia che caratterizzano i lavori di Fleischer, il che regala alla pellicola una certa di dose di (inaspettato) umorismo demenziale.

Insomma, al di sotto delle aspettative ma non totalmente da bocciare. Nella speranza che il sequel – ormai certo – raddrizzi il tiro.