Zack Snyder: la carriera del celebrato regista di 300 e Watchmen pare aver inaugurato una parabola discendente.
Classe 1966, il regista e produttore statunitense Zack Snyder è stato reso celebre da blockbuster come 300 e Watchmen, entrambi adattamenti di popolari graphic novel.
3 anni dopo l’esordio con il remake de L’alba dei morti viventi nel 2004, infatti, Snyder si è cimentato nell’adattamento della graphic novel di Frank Miller. L’incredibile e immediato successo che accolse il film, rese Snyder uno dei registi più acclamati del momento. Immortale e copiosamente citata, la sequenza in cui Gerard Butler, in arte Leonida, getta un emissario persiano in un burrone.
La slow-motion che caratterizza la sequenza si impone come una marca stilistica di Snyder ed è destinata a tornare nel suo film successivo, Watchmen. Con un incasso pari a oltre 456 milioni di dollari in tutto il mondo, il film si è aggiudicato al nono posto tra i film più visti in sala del 2007.
Sull’onda del successo di 300, il regista affronta un nuovo adattamento, questa volta della graphic novel di Alan Moore, Watchmen. Il risultato è un cinecomic piuttosto insolito, dai toni cupi e lugubri. La precisione della ricostruzione e la chiarezza con cui i personaggi sono presentati, tuttavia, rendono il film perfettamente godibile tanto ai fan quanto ai profani.
L’incontro con l’universo DC
L’incontro con l’universo della Dc e il progetto de L’uomo d’acciaio nel 2013 non si rivelano particolarmente fortunati per Snyder. Dopo le critiche tiepide riservate al film, il regista firma anche il seguito, Batman v Superman: Dawn of Justice. Il secondo capitolo si rivela più fortunato del primo in termini di incassi (anche se dopo il primo, straordinario, week end di programmazione, gli incassi subiscono un calo drammatico), ma è accolto negativamente dalla critica.
A confronto della solidità dell’impianto narrativo imposto dai Marvel Studios, le nuove trasposizioni della DC si rivelano incoerenti e lacunose. Ciò nonostante, Snyder firma per un nuovo film legato all’universo fumettistico DC: Justice League. A causa del drammatico suicidio della figlia, il regista non può ultimare le riprese, che sono portate a termine da Joss Whedon.
Di recente, si sono diffuse voci maligne sul presunto licenziamento di Snyder in fase di lavorazione di Justice League, sconfessando la versione secondo cui avrebbe lasciato il set spontaneamente. La causa del licenziamento sarebbe l’esito sconfortante delle riprese del film. Tali voci non sono verificate ma sembrano bastare per gettare fango sul lavoro del regista e allontanare da lui nuove potenziali proposte.
© RIPRODUZIONE RISERVATA